Non è come The China Study, non a livello motivazionale, per lo meno. Mentre The China Study ti spiega perché le proteine animali fanno male e cosa fanno e in che misura, qui Campbell passa a spiegarci perché queste informazioni non sono state trasmesse al grande pubblico, perché i medici stessi sono ignoranti, perché i media continuano a dirci che il latte ci dà il calcio, perché nelle mense scolastiche non manca mai la fettina di carne.
Tutta colpa del paradigma riduzionista, quell’atteggiamento del settore medico (ma anche pubblico in generale) che tende a semplificare, ad approfondire la ricerca su singoli nutrienti (il licopene, la vitamina C, il superfood ecc…), senza tener conto della complessità della natura: non è detto che se un frutto contiene tot calcio, questo calcio verrà assorbito tutto. Dipende dalla situazione del corpo che ha mangiato quel cibo, dipende da quali altri cibi ha mangiato insieme a quello che contiene calcio, e dipende anche dalla situazione concreta del cibo (ad esempio, il contenuto di calcio di broccolo dipende da quanto fresco è, dalla modalità di coltivazione e di conservazione…).
Questo atteggiamento riduzionista è troppo semplicista, per tutta una serie di motivi che Campbell spiega.
Quello che mi resta di questo libro è la meraviglia davanti alla complessità della natura e del corpo umano. Campbell ha portato l’esempio di un enzima, l’MFO, di tutto quello che fa, come lo fa, delle variazioni che subisce in base a quello che deve fare, dei tempi ultrabrevi in cui si modifica per rispondere al cambiamento dell’ambiente digestivo ecc….
Siamo fantastici.