Magazine Cinema
Inauguro con questo post la materia che rappresenta insieme al Cinema il bene-rifugio del mio umore, la Musica. La musica la distinguo in due grandi categorie: quella che mi piace e quella che non. Punto.
Come per il Cinema, la Musica che preferisco è quella che mi fa lavorare il cervello. Devo percepire i neuroni che si agitano ed allora e solo allora partono i brividi in tutto il corpo. Non concepisco nemmeno l'ipotesi di ascoltare musica mentre faccio altre cose, al limite accendo la radio, ma quando ascolto la musica che sento Mia ascolto e basta, devo partire con la testa, non ammetto distrazioni.
Poche le canzoni cantate che mi piacciono. Non m'interessano le parole, mi rompono le palle, disturbano la mia fantasia che vuole crearsi da sé storie ed immagini. Voglio sentire il linguaggio universale delle note e degli strumenti che le riproducono. Immaginabile i generi che difficilmente mi attirano. Della musica cantata preferisco quella straniera, perché in quella italiana trovo poco di mio gusto e soprattutto perché poco e nulla capisco del testo, quindi la voce diventa suono. In generale però se le bocche stanno zitte è meglio. Il massimo dei minimi sono i cantautori e i cantastorie, italiani e non, blasonati e non, impegnati e non.
Ci sono comunque dei/delle cantanti che mi fanno letteralmente impazzire per la loro incredibile bravura, cito subito un mito per me che è Mina, ma sono eccezioni per voci che hanno una magia musicale unica.
Non è una questione di opinioni, di giusto o sbagliato. E' solo questione di gusto personale.
Comincio dall'artista che è la massima espressione vivente della musica che mi piace: Wim Mertens. Di lui ne ho parlato già nel blog del Cinema quando ho recensito "Il ventre dell'architetto". Polistrumentista e cantante lirico, ha composto un'infinità di brani. Per ora mi limito a proporne 2 suoi brani di sintesi.
"Struggle for pleasure" è notissimo (usato spesso in spot, documentari, ecc...), armonioso e d'ambiente, ha una spazialità unica. - ah, finalmente ho capito di chi è questo pezzo! - è la reazione di molti miei conoscenti.
"Lisa" è un brano tratto dalla colonna sonora originale dell'omonimo film, un cd che ho consumato come quello del ventre dell'architetto. E' un film introvabile, una storia d'amore tra 2 giovani che convivono la passione per l'alpinismo e la cultura, con un probabile epilogo drammatico. Tra la musica e le poche foto della copertina questo film nella mia mente l'ho visto già, e quando lo vedrò perché prima o poi lo vedrò!, sarà un momento magico.
Buon ascolto per chi lo desidera.
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