Wimbledon-Giovani si tinge d’azzurro –(Lorenzo Nicolao)

Wimbledon-Giovani si tinge d’azzurro

Gianluigi Quinzi è campione di Wimbledon. Questo quello che vorrebbero sentire tutti gli appassionati della penisola. Queste parole hanno potuto già ascoltare in riferimento al torneo giovanile degli under 18 nel tempio sacro del tennis a Londra. Quinzi ha vinto il “Campionato Primavera” dell’edizione 2013 come hanno già fatto tanti che sono diventati campionissimi e altrettanti che sono scomparsi dalle cronache tennistiche e sportive. Quale sarà il destino del nostro campioncino? Non bruciare le tappe, non montarti la testa, continua ad allenarti sono i classici consigli degli esperti ma come gestire tanta pressione da parte della stampa e dei media. D’altronde se gli Inglesi erano in ansia per l’ennesima finale di Andy Murray, siccome non si vinceva in casa Wimbledon dal lontano 1936 grazie all’ormai leggendario Fred Perry, tanto eccitati possono essere gli Italiani nello scoprire un tennista azzurro che sappia competere con i migliori.

Quinzi ha battuto in finale il sudcoreano Chung e ha già festeggiato con parenti e amici la grande vittoria. “Il mio idolo è Andre Agassi, il tennis in tv mi annoia e non cerco una fidanzata perché in questo momento devo viaggiare tanto”, non sembra proprio un Balotelli il nostro Quinzi, ma molto c’è ancora da fare per potersi confermare a certi livelli. Attualmente è il 405 dell’ATP, oltre il quattrocentesimo al mondo ma presto incrementerà i risultati e con questi la propria posizione. L’importante è fare esperienza. A soli 17 anni è importante iniziare con le wild card e crescere con i Challenger. Il suo staff non deve aver fretta nel dimostrare di aver formato il nuovo Pietrangeli o il nuovo Panatta. Quello che più conta sono i risultati, solo questi hanno un peso specifico e Quinzi ha dimostrato tra i giovani di saperseli ricavare.

Nato a Cittadella ma cresciuto a Porto San Giorgio questo giovane ragazzone di un metro e ottantacinque centimetri dovrà farsi le ossa scalando gradualmente la classifica. Per il tennis maschile c’è tanta attesa e il fatto che anche Federer iniziò vincendo il Wimbledon giovanile non è la più brutta delle premesse. Anche lo stesso presidente del CONI Malagò si è complimentato con lui decidendo di riceverlo in sede a Roma. Si può solo concludere dicendo che siamo in una fase cruciale perché a questi livelli tutti i tennisti sono buoni, ma tra i primi quindici e tutti gli altri c’è una netta linea di demarcazione dovuta alla capacità di reggere la pressione. Non quella dei campi da gioco, ma quella della fama, del successo, della stampa e di tutti gli appassionati che inizieranno gradualmente a sottrargli il fiato. Solo i prossimi mesi sapranno collocare Quinzi. Un vero campione oppure una meteora. Molto dipenderà dalle decisioni del suo staff e dalla capacità di frenare emozioni precoci. La gatta frettolosa i cuccioli li ha fatti sempre ciechi.
Lorenzo Nicolao