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WindJet, il caos vissuto ‘in diretta’

Creato il 13 agosto 2012 da Candidonews @Candidonews

WindJet, il caos vissuto ‘in diretta’

Dopo 11 giorni di vacanza eccomi qui ad aggiornare nuovamente il blog. Se il soggiorno in Sicilia è stato piacevole, meno lo è stato il ritorno a Roma. Grazie ai problemi di WindJet. Volo cancellato e nuovo biglietto, per evitare il ritorno all’una di notte tramite un volo ‘sostitutivo’ di quello da noi prenotato e poi annullato per il fallimento della compagnia. Il costo si equivaleva e quindi abbiamo preferito acquistare un nuovo biglietto per poter partire in un orario accettabile.

L’affaire Windjet ha dell’incredibile. La compagnia catanese doveva fallire quattro mesi fa, Alitalia ha procastinato le trattative e si è arrivati sino all’emergenza di questi giorni. I colpevoli sono svariati. La stessa Alitalia, Windjet ed anche l’Enac, che avrebbe dovuto vigilare maggiormente.

Le vittime sono in primis i lavoratori della compagnia aerea, 800 persone tra personale appartenente  a Windjet ed ‘indotto’ che resteranno senza lavoro. Ci sono poi le centinaia di migliaia di passeggeri che avevano prenotato un volo e che ora si sono trovati con un pugno di mosche.

Domenica alla rabbia dei passeggeri per le ore di attesa passate al telefono o in aeroporto, si è aggiunta l’indignazione per quei 75-80 euro di sovrapprezzo, fino a 350: «Ma perché devo pagare un nuovo biglietto?», è stata la domanda all’Ente per l’aviazione civile. «Un sovrapprezzo che in alcuni casi è stato gonfiato dai diritti di biglietteria richiesti da società di gestione», rivelano Enac e compagnie. «Cinque, 10, in alcuni casi 20 euro in più: uno sciacallaggio contro il quale ci siamo già mossi, 20 euro su 80 sono un quarto del biglietto», ha aggiunto il vicedirettore generale dell’Ente Benedetto Marasà.

Abbiamo passato gli ultimi giorni della vacanza cercando notizie tra smartphone, iPad e mezzi di informazione vari, chiamando i numeri dell’Enac e dell’aeroporto di Catania alla ricerca di risposte.

Ieri, arrivando in aeroporto per chiedere informazioni, ho incrociato una hostess notata sul volo di andata. Faccia scura, era assieme ad altri colleghi, protestavano per le loro condizioni, abbandonati a se stessi e senza lavoro. Capelli castani, raccolti in una coda, lineamenti ‘mediterranei’, ricordo bene l’espressione ‘triste’ che aveva durante il viaggio. Mentre svolgeva le procedure di ‘informazione’ ai passeggeri relative alla sicurezza sull’aereo, aveva uno sguardo assente. Tra me ho anche pensato ‘male’ chiedendomi il perchè di quel comportamento. Ignoravo le condizioni in cui i 500 dipendenti Windjet stavano lavorando in quei giorni. Chissà cosa le passava per la testa . Quante famiglie pagheranno caro le ‘strategie’ di questa o quella compagnia? Spero il governo riesca ad intervenire in qualche modo.


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