Ci sono alcuni film che si vedono, piacciono e poi non si ha più la possibilità o l’occasione di rivederli. Witness era uno di questi. Lo rimandavo da anni, pur ricordandomi che mi piacque molto all’epoca. Qualche sera fa era lì comodo comodo in HD. Potevo dire di no? E poi a me gli Amish* sono pure simpatici.
Trama
Samuel, un ragazzino Amish, mentre è alla stazione con la madre, assiste a un omicidio nei bagni. La vittima è un poliziotto, e il suo amico e collega John Book, prenderà in custodia madre e figlio mentre seguirà le indagini, che si riveleranno pericolose.
Le orecchie e Lucas Haas…
Considerazioni
Premetto che Harrison Ford è sempre stato uno dei miei attori favoriti, forse perché ho sempre ritenuto che fosse un attore vecchio stampo, sia come fisicità che come recitazione, in un’epoca in cui iniziavano a uscire bambolotti androgini. Lui era uno di quelli alla Peck, alla Stewart, alla Grant, insomma.
Sì, quello a destra è Viggo Mortensen.
In questo film che tratta anche con rispetto e riguardo la questione Amish, Ford ci mette la sua esperienza, supportato comunque da Kelly McGillis nel pieno della sua carriera, e dall’allora enfant prodige Lucas Haas. Ed è un peccato che il film si sia portato a casa solo due Oscar, uno per la sceneggiatura e uno per il montaggio. Comunque sia, me lo sono gustato anche a distanza di anni, e anche se il tempo in effetti è passato, la storia e la realizzazione hanno ancora qualcosa da dire. E da insegnare.
*Gli Amish non vanno confusi con i Mormoni, i Quaccheri o i Mennoniti.