In questi giorni, nel web, nei social, nei giornali online, si è parlato della moda dei selfie di giovani-giovanissime con hashtag e slogan vari contro il femminismo. Alcuni ironici e divertenti, altri antipatici e banali.
E si è anche parlato di femminismo, neofemminismo, postfemminismo, femminismo talebano, femminismo conservatore, femminismo vs la parità di genere (perché il femminismo sarebbe una specie di mostro dominatore sul maschio…). E così via.
Insomma si è parlato pro e contro il femminismo, in questi giorni, nel web.
Ma, direte, è da sempre che se ne parla. Vero. Però alcuni giornali stanno insistendo, stranamente, sul tema: forse forse, nella speranza di vedere qualche bella scintilla tra diverse correnti di pensiero.
Ma noi non daremo (mi auguro) questa soddisfazione. Siamo femministe, quindi dispettose (tanto per rimanere nello stereotipo “femminista acida e cattiva”). E come femministe dispettose, guarda un po’, approfittiamo di questo momento e cavalchiamo pure noi l’onda.
Così, ho creato pure io un piccolo luogo di confronto su Facebook: la pagina #WomenForFeminism.
https://www.facebook.com/groups/752216244840450/
Purtroppo per chi si aspetta sangue e arena o le ultime crociate, butta male, perché in questo gruppo ci si confronta molto serenamente.
Del resto, diciamolo: il nocciolo della questione, è proprio la fatidica, agognata, c.d. SORELLANZA.
E se provassimo ad annullare lo stereotipo “le donne si fanno la guerra”?
Lo so. E’ vero. Un po’ la guerra ce la facciamo: sgomitiamo sul lavoro, non riusciamo sempre a fare spazio alle altre, ad essere accoglienti, ad applicare la regola “il tuo bene è il mio bene”.
Ma se – almeno parlando di femminismo – riuscissimo a creare un confronto senza inasprire i toni, chissà… forse riusciremmo ad andare oltre questo groviglio di pensieri e posizioni.
Penso che le parole più interessanti e produttive per un confronto costruttivo sul femminismo, siano state pronunciate, in questi giorni, dalla giornalista e scrittrice MONICA LANFRANCO, in un video che linko qui sotto. Mi ha colpito soprattutto la parte dove invita le giovani a riflettere sulle conquiste del femminismo, cogliendo proprio ciò che può servire a loro.
Ha parlato come parla una madre alle figlie.
Oppure, come parla una sorella alle proprie sorelle.
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VIDEO DI MONICA LANFRANCO: “Femminista a chi? Provo a raccontare perché non è una parolaccia”
https://www.youtube.com/watch?v=ahS4v3LnsxY&feature=share
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CONTATTI 30 luglio 2014: 38.300
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