L’arrivo di Dan Jurgens su Firestorm rappresenta in parte una delusione, non tanto per la storia, ben scritta e con un’ottima gestione dei personaggi, o per la deriva adolescenziale della serie, tutto sommato coerente con i protagonisti del serial, ma perché rappresenta la sconfitta di un’idea narrativa, quella dell’uso del protocollo Firestorm per la creazione industriale di supereroi. A Jurgens quindi spetta un compito difficile: riportare l’eroe alle atmosfere classiche. Il primo passo è stato fatto tutto sommato bene e il promesso scontro con Capitan Atom contribuirà a rimettere sui giusti binari la serie.
Su Wonder Woman prosegue la rifondazione del mito dell’amazzone creata da William Moulton Marston: Brian Azzarello, accompagnato da Tony Akins ai disegni, manda Diana alla ricerca di uno degli altri figli di Zeus nati nel XX secolo. Azzarello in questa occasione è bravissimo a sintetizzare lo spirito del personaggio in un’unica storia: nella scena ambientata nel deserto si pensa alla Wonder Woman di Paul Dini e Alex Ross, eroina dei deboli e paladina della pace. Dal canto suo Akins porta a casa una buona prova grazie al suo stile chiaro e pulito, ma l’albo, soprattutto per il finale ricco di tensione e tendente all’horror, sembra scritto appositamente per Cliff Chiang, il disegnatore titolare.
Completa l’antologico il 2.o numero di Ray, serie tragicomica di Jimmy Palmiotti, Justin Gray e Jamal Igle, che alla fine ti fa dire: peccato che sia troppo tragedia e ben poco commedia, e con un idiota come il nuovo Ray e’ decisamente una pecca.
Abbiamo parlato di:
Wonder Woman #14
Brian Azzarello, Tony Akins, Jimmy Palmiotti, Justin Gray, Jamal Igle, Dan Jurgens
Traduzione: Matteo Mezzanotte
RW Lion, Maggio 2013
72 pagine, spillato, colore – € 4,95
ISBN: 9788866915171
Etichette associate:
jamal iglejustin grayDan JurgensDC ComicsWonder WomanBrian Azzarelloray