Lo Scirocco è il caldo vento del sud-est che venendo dal Nordafrica porta con sé aria di tempesta. Siracca, una delle figlie di Zeus del XX secolo, è la personificazione del vento del deserto, unico “regalo” del padre dopo che l’intervento di una vendicativa Era aveva scomposto la ragazzina, pezzo per pezzo, nel vento. Siracca è anche la rappresentazione della rabbia per una vita negata, per una infanzia non vissuta, frutto dell’incapacità di un padre di proteggere la figlia dagli orrori del mondo. Diana, invece, caratterizzata sempre meglio da Brian Azzarello, grazie alla sua compassione e all’amore per tutte le creature riuscirà a placare persino la rabbia incontrollata della sorella.
Nel frattempo la storia del primogenito, svegliatosi tra i ghiacci dell’Antartide nel numero scorso, si sviluppa come una sorta di distorta favola di Biancaneve, dove il ruolo della matrigna cattiva è interpretato dal padre Zeus.
Su The fury of the Firestorm Dan Jurgens mette a confronto l’eroe con Megala, l’uomo dietro l’esperimento alle origini di Capitan Atom: il dottore ha preso possesso del corpo di Firestorm, e l’unico che può fermarlo sembra proprio l’atomico capitano creato da Steve Ditko per la Charlton.
Infine su Ray si palesa il regista folle dotato di superpoteri che vorrebbe scritturare l’eroe per un film di fantascienza: tra alieni finti, emergenze all’ospedale e robottoni, la scena migliore (di tutta la serie), è la tavola conclusiva con Chanti, fidanzata di Ray, che punta una pistola alla testa del cattivo.
Abbiamo parlato di:
Wonder Woman #15
di Brian Azzarello, Tony Akins, Dan Green, Rick Burchett, Jimmy Palmiotti, Justin Gray, Jamal Igle, Dan Jurgens
Traduzione di Matteo Mezzanotte
RW Lion, Luglio 2013
72 pagine, spillato, colore – € 4,95
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