Pubblicato da Roberto Gerilli Per tutti quelli che sono cresciuti guardando il film La storia infinita, il recente annuncio della Sony suona come una notizia di magica bellezza. L'azienda giapponese ha, infatti, inventato un dispositivo che, a detta del loro reparto marketing, sarebbe in grado di fondere l'esperienza della lettura con quella dei videogiochi offrendo all'utente la possibilità della completa immersione nella storia narrata. È bene chiarire fin da subito che, nonostante la descrizione, non è ancora arrivato il momento di cavalcare Falcon (con mio grande disappunto).
Wonderbook è una nuova piattaforma associata alla PlayStation 3 che, grazie al controller di movimento PlayStation Move e la telecamera PS Eye, genera una dimensione di realtà aumentata capace di emergere dalla pagine del libro e interagire con l'utente. Andando oltre la terminologia tecnica e commerciale, si può dire che Wonderbook è un dispositivo a forma di libro che permette al giocatore di simulare la lettura e l'interazione con i protagonisti della storia. L'esaustivo video di presentazione è visibile cliccando QUI.
Fin dai primi comunicati, la Sony ha puntato sull'idea di "nuova concezione di libro" annunciando che la nuova piattaforma vuole abbattere il confine tra letteratura e videogiochi. Il prodotto è considerato dagli esperti la nuova punta di diamante del mercato made in Sony ed è, in effetti, un dispositivo innovativo dal potenziale rivoluzionario. L'azienda nipponica ha dichiarato di aver già siglato importanti accordi commerciali con BBC e Disney per il futuro sfruttamento della piattaforma e, per l'iniziale lancio commerciale, ha firmato una partnership con l'universo di Harry Potter realizzando un primo titolo di sicuro successo: Il libro degli incantesimi.
È evidente, quindi, che i possibili adattamenti commerciali per Wonderbook sono numerosi e redditizi, ma, nonostante il nome e gli enigmatici proclami della Sony, il nuovo dispositivo può veramente essere considerato un libro? A chiarire il concetto è stato Uwe Bassendowski, Managing Director di Sony Computer Entertainment in Germania, che ha definito Wonderbook come "una nuova forma di intrattenimento interattivo basato su un libro". Scrittori e lettori "tradizionali", quindi, possono continuare a sognare fiumi di inchiostro (reale o digitale) senza sentirsi minacciati da questa inaspettata novità. I libri sono ancora necessari, se non altro per ispirare i nuovi software Sony. Sorge però spontanea la domanda: quale sarà l'influsso di Wonderbook sulle nuove generazioni? Li spingerà ad avvicinarsi alla lettura o farà apparire i romanzi classici come noiosa anticaglia? Difficile poter anche solo ipotizzare una risposta che sia scevra da prematuri allarmismi o romantiche speranze. L'unica cosa certa è che la letteratura per ragazzi sarà sempre più vincolata dal suo potenziale trans-mediale e commerciale.