[Eng] Italian songs about global competition, unfair competition, Chinese and Americans and the commoditization of workers.
L’altra sera mentre frugavo nella mia scatola di latta ho trovato un’audiocassetta da 46 minuti, contenente nel lato A due splendide canzoni dei Perturbazione. Fan parte del loro ultimo album “Del nostro tempo rubato”.
La prima Mao Zeitung racconta di competizione globale, concorrenza sleale, cinesi e americani e la mercificazione dei lavoratori.
Un cocktail sulla spiaggia
un caminetto made in China
è tutto quello che vorrei
per me
Compete a Montezemolo
con tutti li occhi a mandorla
se vuole può anche trasferirsi
ad est
Abbiam moltiplicato
il pane ed i miracoli
le cinghie non si tirano
di più
Siam fermi ad un semaforo
per cominciare ballo
ma siamo al verde ho il conto in rosso
e l’incubo del giallo
Competere competere competere per chi
competere per chi non se lo merita
competere competere competere con chi
non sa nemmeno cosa sia domenica
non sa nemmeno cosa sia
l’America ha cambiato pelle
e il vizio è sempre uguale
diffondere illusioni
di felicità
ma l’ottica globale
mi fa sentire male
persino quando penetra
nei bar
competere competere competere per chi
competere per chi non se lo merita
competere competere competere con chi
non sa nemmeno cosa sia domenica
non sa nemmeno cosa sia
domenica .. domenica .. domenica .. domenica
La canzone Del Nostro Tempo Rubato tratta di lavoro, sfruttamento e del tempo che passa e logora il corpo e la mente.
Non ci credevo da ragazzo lo sai
ma dopo quindici anni in fabbrica lo ammetto
Fratello mio ti logora davvero
come potrebbe mai non essere così
persino il rock ti scava rughe sulla faccia
e chi l’avrebbe detto
ma chi l’avrebbe detto.
Ho tanti amici alla catena di montaggio
che non è più catena solo automazione
e non rimpiango le mie scelte e le mie scuse
però vorrei voltare pagina.
Non è la fatica è lo spreco che mi fa imbestialire
non è la fatica è lo spreco.
Sarebbe bello ridere di noi
di tutto il tempo rubato al nostro tempo a venire.
Sarebbe meglio ridere di noi ma mi si stringe la gola
non riesco a dirti una parola buona.
Non ci credevo a quindici anni lo sai
che ci si abitua a volti nuovi
lo ammetto
io non l’avrei mai detto.
Ho tanti amici sopra e sotto i palchi
su questo stai pur certo io non ho rimpianti
però vorrei cambiare,si,vorrei cambiare tutto.
Non è la fatica è lo spreco
che mi fa incarognire
non è la fatica è lo spreco.
Sarebbe bello ridere di noi
di tutto il tempo rubato al nostro tempo a venire.
Sarebbe meglio ridere di noi
ma mi si stringe la gola
non riesco a dirti una parola.
Sarebbe bello ridere di noi..
Sarebbe giusto ridere di noi
ma mi si stringe la gola
non riesco a dirti una parola buona.
Clicco Play e il mangiacassette avvia il nastro.
Inauguro così la nuova sezione del blog IL MANGIACASSETTE / THE TAPE RECORDER.
buon ascolto