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Work in progress, please bear with us

Da Sfollicolatamente
Work in progress, please bear with usC'erano tante cose di cui volevo scrivere, c'erano tanti commenti a cui volevo rispondere per bene, c'erano tante cose che volevo fare.
E invece no, sono lettizzata da martedi, quando pesando Gaia al consultorio ho scoperto che negli ultimi dieci giorni e' cresciuta meno della meta' di quanto sarebbe dovuta crescere.
Allarme. Panico. Oddio non produco abbastanza latte.
E certo, io che facevo la splendida, che andavo al supermercato, che andavo a trovare il Gufo e la Iena, che uscivo di su e di giu.
Io che attaccavo Gaia dalle 5 alle 6 volte in 24 ore. Non di piu'. E se poi all'una di notte urlava, le davo 50 ml di artificiale e via, tappi nelle orecchie fino alle 5, e buonanotte e sogni d'oro. Che una madre sclerata rende acido il latte e non va bene per nessuno, mi dicevo. Io alle tettalebane ci faccio marameo, io non mio lascero' cadere nell'allattamento compulsivo. Ha! Madre degnere una cippa, io sono equilibrata e lungimirante e non mi voglio esaurire, tzk!
Quello che ignoravo era che non attaccandola il latte mi sarebbe diminuito!
D'oh.
Non che questa sia un'equazione matematica per cui questo deve succedere a tutte, ma a me e' successo...
E ora?
E ora provo a dar retta alle tettalebane per un po', e speriamo che l'allattamento selvaggio dia i suoi frutti...
E se non son frutti, saranno biberon di artificiale, e tanti saluti all'orgoglio ferito di madre degenere.
Ora pro nobis...

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