Che cosa c'è di meglio, in una piovosa giornata di settembre, in cui l'estate sembra essere stata repentinamente inghiottita da un antropofago autunno?
Per me la risposta è una sola: patchwork, patchwork e ancora patchwork.
Quando poi si esce la mattina e si va a casa della propria insegnante per passare ore e ore a cucire, parlare, cucire, parlare, bere caffè, cucire e ancora cucire... e darsi appuntamento per venerdì per continuare lì dove ci siamo interrotte, tra centinaia di stoffe che profumano di cotone e ti accarezzano con i loro colori soffici, per ridere e far fiorire trapunte, beh equivale ad una megabevuta, a una decina di spinelli e un paio di sedute terapiche.
Sono tornata, butto via gli intervalli e voi, amici miei dovete essere contenti con me e per me.
Un bell'attacco di modestia eh!?
Tra l'altro è mezzanotte e sto ancora cucendo, a casa mia, pronta per sprofondare sul letto, leggermi una decina di pagine che domani non ricorderò affatto dato che le mie amate benzodiazepine sono già in circolo.
Buonanotte a tutti,
Magazine Per Lei
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