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Writing Tuesday: Dettagli (248/365)

Da Silbietta @silbi_etta
Writing Tuesday: Dettagli (248/365)La valigia è pronta.
Devo soltanto chiuderla.
Ho provveduto a disdire le utenze.
Il postino è stato preavvisato e tutte le comunicazioni future trasferite al nuovo indirizzo.
Il conto bancario chiuso.
In parole povere, per questo paese sono oramai uno sconosciuto.
E la cosa potrebbe sembrare inquietante.
Non fosse per un piccolo, non trascurabile particolare:
Mi sto trasferendo in un altro paese.
Ah, perdonate la maleducazione.
Non ci siamo presentati.
Mi chiamo Burt.
Andrews, per la precisione.
Sono una persona precisa, calcolatrice.
Non lascio mai nulla al caso.
Anche la casa che sto per lasciare è come me: una distesa di bianco, mobili dal colore neutro, pochi suppellettili.
Non amo i fronzoli.
Nemmeno nella mia vita privata.
Solo storie brevi, per me.
E addii altrettanto freddi.
Niente lacrime, niente promesse.
Un po’ freddo, forse.
Ma pratico.
Adoro la praticità.
Tutto il resto sono dettagli.
Ed ecco, si.
Nel mio elenco iniziale di cose fatte, di rapporti chiusi avrei dovuto annoverare anche quello con Claire.
Di professione broker.
Un tipo quadrato, freddo e preciso.
Proprio come me.
In effetti con lei sarebbe potuta continuare per un altro po’ di tempo.
Dopotutto i nostri appuntamenti erano sempre perfetti, organizzati al minuto.
Ma ho ricevuto quest’offerta di lavoro.
Anzi, no scusate: L’Offerta, quella che si aspetta per tutta la vita.
Un posto ambito, di quelli che non capitano due volte.
E allora dovevo farla finita con tutto.
Anche con Claire.
L’ho fatto.
Una mail, inviata dal mio fido Blackberry.
Concisa, fredda al punto giusto.
L’apotesosi della professionalità.
Lo so.
Non precisamente quello che si dice un addio appassionato.
Ma io e la passione viaggiamo da sempre su binari paralleli.
In effetti, forse avrei dovuto avere un pizzico in più di tatto.
Magari, che ne so, una telefonata.
Che dite? Lasciarla di persona?
Nooo, non è da me!
Quello che la mia mente matematica non ha per nulla preso in considerazione era il fatto che Claire, la pacata, fredda, pragmatica Claire, si arrabbiasse.
Proprio lei, che non ha mai dato segni di commozione nemmeno al funerale di suo padre.
La stessa Claire che non rideva a nessuna battuta, colei che odiava con tutta se stessa le commedie romantiche, e ai film drammatici ha sempre preferito un bel documentario sui problemi ambientali.
Ecco.
Improvvisamente quest’essere perfetto e impassibile si è tramutato in un mostro.
Pieno di odio e rancore.
E, quel che è peggio, desideroso di Vendetta.
Si è presentata a casa mia ieri sera.
Se appartenessi a quella specie di persone romantiche, vi avrei potuto dire che i suoi occhi emanavano puro odio.
E che, nonostante tutto quell’astio, non mi è mai sembrata tanto bella e desiderabile.
Ma, oramai l’avrete capito, di romantico non ho nulla. Nemmeno i ricordi d’infanzia.
“Davvero pensavi di poter lasciare una persona così, con un misero sms?? Non hai pensato nemmeno per un attimo che l’altra persona potesse restare ferita dal tuo comportamento?”

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