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Le Sentinelle sono sempre più agguerrite. L'invenzione di Bolivar Trask è giunta vicina al suo obiettivo: terminare l'esistenza dei mutanti, di coloro che potrebbero diventarlo, di coloro che potrebbero aiutarli a sopravvivere.
Un piccolo nucleo di sopravvissuti cerca, con tutte le sue forze, di resistere allo sterminio, ma le Sentinelle sono sempre più vicine. Il Professor Xavier, Magneto ed il gruppo guidato dall'Uomo Ghiaccio ha un piano: utilizzare i nuovi poteri di Kitty Pride per mandare la coscienza di qualcuno nel se stesso del passato ed impedire in futuro odierno. L'unico in grado di sopportare il trattamento di Kitty è Wolverine.
L'arduo compito degli X-Men del futuro è quello di preservare la loro esistenza dagli assalti delle Sentinelle fino a che Logan non avrà portato a termine la vitale missione.
1973.
L'evento che sconvolgerà le vite dei mutanti non è ancora accaduto. Bolivar Trask non ha ancora ottenuto il finanziamento per le sue Sentinelle ed i mutanti stanno comparendo a poco a poco nelle cronache. Certo la loro esistenza, messa in risalto con gli eventi di Cuba di circa dieci anni prima, ormai non è più un segreto e molti ne sono preoccupati.
Trask, per studiare la nuova specie, non si fa scrupoli nel vivisezionare, mutilare, uccidere quelli che riesce a catturare ed a sottoporre ai suoi esperimenti. Mystica è decisa a farlo smettere uccidendolo alla prima occasione.
Wolverine è tornato nel suo corpo nel passato con le idee chiare: compiere la missione a tutti i costi. Il suo primo compito sarà quello di riunire Xavier e Lehnsherr, dopo difficili e tristi eventi accaduti a Cuba.
A dire la verità, i primi provini del film non è che fossero proprio di mio gradimento. Poi ho visto la scena post crediti di Wolverine l'immortale. Ancora dopo ho visto i nuovi trailer e, allora, mi sono convinto ad andare al cinema a vedere questa nuova idea di Bryan Singer. Un'idea radicata in un fumetto di estremo successo per i mutati di casa Marvel, Giorni di un futuro passato, rivisitata per mezzo del più famoso dei mutanti cinematografici, Wolverine. Il film è riuscito? Sì. Però? Però...
Di buono c'è che non si cade nell'errore dei vari Spiderman, dove si accozzano personaggi in quantità e li si sfruttano poco. C'è la collaborazione di grandi attori e premi Oscar che si adattano a fare dei camei o poco più (Halle Berry ha girato anche Comic Movie e questa partecipazione non le può che fare bene). Ci sono personaggi tagliati che torneranno nella versione estesa per l'home video. Ci sono buoni effetti speciali. C'è anche un po' di noia in alcuni passaggi.
Questo film da fumetti non è solo un badabumbadabam, mantiene lo spirito di X-Men L'inizio: prende eventi reali e li contestualizza, utilizzando i mutanti per giustificarne il corso. Così come Cuba nel primo film, qui, passiamo dall'assassinio di JFK al Vietnam e dentro si muovono le vite di questa nuova specie di esseri umani con sui i Sapiens devono dividere il pianeta. Tutto ciò, però, non giustifica l'eccessiva cupezza 120 minuti di film su 131. C'è solo un momento di alleggerimento: la presenza di Quicksilver. Pietro, ha un ruolo importante e fondamentale nello svolgersi degli eventi e le sequenze costruite intorno a lui sono di gran lunga le più divertenti (cooolpooo di fruuuuusta, è una delle battute indimenticabili del film). Poi, per dovere di tensione si torna a toni cupi e tristi spezzettati, soltanto, da qualche battuta di Hugh Jackman.
La sceneggiatura è basata su un parterre di mutanti di grande impatto. La squadra di battaglia del futuro vede emergere su tutti Blink, poche battute per Fan Bingbing, ma un personaggio spettacolare tra le sue mani, Kitty Pride, una Ellen Page con poteri aggiunti, ed il faccione di Shawn Ashmore come Uomo Ghiaccio. Intensi come sempre Partrick Stewart e Ian McKellen, amici nella vita e, finalmente, anche nella saga mutante. Il passato vede la presenza attiva di pochi mutanti, ma ne cita parecchi. Jennifer Lawrence convince nella pelle che l'ha lanciata, sono due conferme James McAvoy e Michael Fassbender e sorprende un poco Nicholas Hoult. Peter Dinklage nel ruolo dell'uomo da fermare, è carismatico, pericoloso e determinato: ottima prova.
Qualche effetto speciale si sarebbe potuto migliorare, una colonna sonora più incisiva sarebbe stata apprezzabile, ottime le scenografie,
Come detto in altra sede: un film che intrattiene e diverte, senza strafare. In un colpo solo Singer ottiene due mete: tornare alla guida degli X-Men, da dietro la macchina da presa, e cancellare i film che ai fan non sono piaciuti. X-Men- Conflitto finale e Wolverine - Le origini non vengono rinnegati, Singer li cita, molto persino, ma poi li cancella completamente dal contiuum temporale.
Adesso siamo qui a chiederci: Ma gli artigli di Wolverine sono d'osso o di adamantio? La sorella di Quicksilver è Scarlet o no? Chi è il personaggio dopo i titoli di coda (cioè, io lo so, ma tanti se lo staranno chiedendo)?
Aspettiamo un paio d'anni e alcune di queste risposte le avremo. Al momento accontentiamoci di attendere l'uscita in home video con l'extended version del film (sperando sia tutta doppiata in italiano).
Titolo originale X-Men: Days of Future Past
Lingua originale inglese
Paese di produzione USA
Anno 2014
Durata 131 minuti
Genere Cinecomic
Regia Bryan Singer
Soggetto:
Simon Kinberg, Matthew Vaughn, Jane Goldman (storia)
Chris Claremont, John Byrne (serie a fumetti Giorni di un futuro passato)
Stan Lee, Jack Kirby (personaggi Marvel Comics)
Sceneggiatura Simon Kinberg
Produttore Lauren Shuler Donner, Bryan Singer, Simon Kinberg, Hutch Parker
Produttore esecutivo Todd Hallowell, Stan Lee, Josh McLaglen
Casa di produzione Twentieth Century Fox, Marvel Entertainment, Dune Entertainment, Bad Hat Harry Productions, Donners' Company, Marv Films, Ingenious Media, Big Screen Productions, Ingenious Film Partners
Distribuzione (Italia) Twentieth Century Fox
Fotografia Newton Thomas Sigel
Montaggio John Ottman
Musiche John Ottman
Scenografia John Myhre
Costumi Louise Mingenbach
Interpreti e personaggi
Hugh Jackman: Logan / Wolverine
Patrick Stewart: Charles Xavier / Professor X
Ian McKellen: Erik Lehnsherr / Magneto
Halle Berry: Ororo Munroe / Tempesta
James McAvoy: Charles Xavier / Professor X da giovane
Michael Fassbender: Erik Lehnsherr / Magneto da giovane
Jennifer Lawrence: Raven Darkholme / Mystica
Nicholas Hoult: Hank McCoy / Bestia da giovane
Peter Dinklage: Bolivar Trask
Shawn Ashmore: Bobby Drake / Uomo Ghiaccio
Ellen Page: Kitty Pryde / Shadowcat
Daniel Cudmore: Piotr "Peter" Rasputin / Colosso
Omar Sy: Lucas Bishop / Alfiere
Booboo Stewart: James Proudstar / Warpath
Fan Bingbing: Clarice Ferguson / Blink
Adan Canto: Roberto Da Costa / Sunspot
Evan Peters: Pietro Maximoff / Quicksilver
Lucas Till: Alex Summers / Havok
Evan Jonigkeit: Toad
Josh Helman: William Stryker
Gregg Lowe: Ink
Kelsey Grammer: Hank McCoy / Bestia
Famke Janssen: Jean Grey
James Marsden: Scott Summers / Ciclope
Anna Paquin: Marie D'Ancanto / Rogue
Doppiatori italiani
Fabrizio Pucci: Logan / Wolverine
Ennio Coltorti: Charles Xavier / Professor X
Carlo Sabatini: Erik Lehnsherr / Magneto
Giuppy Izzo: Ororo Munroe / Tempesta
Stefano Crescentini: Charles Xavier / Professor X da giovane
Francesco Prando: Eric Lehnsherr / Magneto da giovane
Valentina Favazza: Raven Darkholme / Mystica
Francesco Venditti: Hank McCoy / Bestia da giovane
Riccardo Scarafoni: Bolivar Trask
Francesco Pezzulli: Bobby Drake / Uomo Ghiaccio
Giulia Catania: Kitty Pryde / Shadowcat
Mauro Magliozzi: Piotr "Peter" Rasputin / Colosso
Marco Fumarola: Lucas Bishop / Alfiere
Leonardo Graziano: James Proudstar / Warpath
Micaela Incitti: Clarice Ferguson / Blink
Alessandro Ward: Pietro Maximoff / Quicksilver
Davide Perino: Alex Summers / Havok
Francesco Trifilio: Toad
Guido Di Naccio: William Stryker
Stefano Mondini: Hank McCoy / Bestia
Barbara Castracane: Jean Grey
Francesco Bulckaen: Scott Summers / Ciclope
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