Dopo X Men - Le origini, ovvero lo spin off sulla nascita di Wolverine, forse uno dei personaggi più interessanti e significativi della saga dei mutanti della Marvel, che Hugh Jackman ha saputo sfruttare con intelligenza e sufficiente ironia, come il suo personaggio ha sempre dimostrato, anche nel cammeo che ci offre in questo film e che rende il qui presente nuovo capitolo della saga una necessaria ed interessante operazione per gli appassionati della saga, X - Men - L'inizio gioca anch'esso la carta dell'ironia a tratti, per cercare di non prendersi troppo sul serio, pur cercando di non dimenticare le tematiche di fondo degli altri precedenti capitoli.Altro valore aggiunto al film è decisamente la presenza di Kevin Bacon, attore a suo tempo vittima di un successo fulmineo e troppo presto dimenticato, che ha saputo in seguito regalarci ruoli da villain di tutto rispetto e anche questa volta dimostra di essere all'altezza del compito come i principali protagonisti della storia stessa.Meno incisivi decisamente gli altri giovani comprimari che introducono figure nuove, che però non riescono a trovare una giustificazione della loro assenza nei capitoli successivi e che difettano di incisività espressiva e recitativa, non aiutata dal doppiaggio italiano.Problema tipico dell'adattamento da un fumetto, di personaggi e storie che hanno una loro collocazione precisa nello spazio tempo di una saga, ma che al cinema vengono liberamente ricollocate a seconda delle esigenze narrative del regista e degli sceneggiatori di turno, i quali hanno anche saccheggiato ed impiegato attori televisivi recenti e del passato, giocando attraverso precisi rimandi e ruoli di un immaginario televisivo e anche cinematografico come lo stesso Fassbender ci ricorda.Il film è godibile e lo stesso può dirsi anche del film con Jackman, sicuramente questi due nuovi capitoli sono più apprezzabili dell'ultimo della saga creata da Singer, ma non diretto da lui, che qui torna come produttore.Verrebbe da pensare e sperare che il prodotto abbia concluso il suo sfruttamento cinematografico, forse perché il più è stato detto sul tema dei mutanti e della loro difficoltà di trovare approvazione in un mondo pronto a bandire il diverso, tant'è che il film sottolinea spesso e volentieri le difficoltà di accettazione, già viste negli altri film e spiega l'evoluzione di questo disagio per alcuni di essi.I fan sicuramente si aspetteranno un altro capitolo, basato sugli ulteriori filoni che questa saga potrebbe proporre e che anche qui in parte vengono introdotti, aspettiamo e vediamo, confidando in un prodotto degno delle storie di partenza.
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Dopo X Men - Le origini, ovvero lo spin off sulla nascita di Wolverine, forse uno dei personaggi più interessanti e significativi della saga dei mutanti della Marvel, che Hugh Jackman ha saputo sfruttare con intelligenza e sufficiente ironia, come il suo personaggio ha sempre dimostrato, anche nel cammeo che ci offre in questo film e che rende il qui presente nuovo capitolo della saga una necessaria ed interessante operazione per gli appassionati della saga, X - Men - L'inizio gioca anch'esso la carta dell'ironia a tratti, per cercare di non prendersi troppo sul serio, pur cercando di non dimenticare le tematiche di fondo degli altri precedenti capitoli.Altro valore aggiunto al film è decisamente la presenza di Kevin Bacon, attore a suo tempo vittima di un successo fulmineo e troppo presto dimenticato, che ha saputo in seguito regalarci ruoli da villain di tutto rispetto e anche questa volta dimostra di essere all'altezza del compito come i principali protagonisti della storia stessa.Meno incisivi decisamente gli altri giovani comprimari che introducono figure nuove, che però non riescono a trovare una giustificazione della loro assenza nei capitoli successivi e che difettano di incisività espressiva e recitativa, non aiutata dal doppiaggio italiano.Problema tipico dell'adattamento da un fumetto, di personaggi e storie che hanno una loro collocazione precisa nello spazio tempo di una saga, ma che al cinema vengono liberamente ricollocate a seconda delle esigenze narrative del regista e degli sceneggiatori di turno, i quali hanno anche saccheggiato ed impiegato attori televisivi recenti e del passato, giocando attraverso precisi rimandi e ruoli di un immaginario televisivo e anche cinematografico come lo stesso Fassbender ci ricorda.Il film è godibile e lo stesso può dirsi anche del film con Jackman, sicuramente questi due nuovi capitoli sono più apprezzabili dell'ultimo della saga creata da Singer, ma non diretto da lui, che qui torna come produttore.Verrebbe da pensare e sperare che il prodotto abbia concluso il suo sfruttamento cinematografico, forse perché il più è stato detto sul tema dei mutanti e della loro difficoltà di trovare approvazione in un mondo pronto a bandire il diverso, tant'è che il film sottolinea spesso e volentieri le difficoltà di accettazione, già viste negli altri film e spiega l'evoluzione di questo disagio per alcuni di essi.I fan sicuramente si aspetteranno un altro capitolo, basato sugli ulteriori filoni che questa saga potrebbe proporre e che anche qui in parte vengono introdotti, aspettiamo e vediamo, confidando in un prodotto degno delle storie di partenza.
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