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Xbox One, giudicare una conferenza non è giudicare una console

Creato il 24 maggio 2013 da Rostislav @videogiochiword

L’onda derivante dalla non proprio felicissima conferenza Microsoft sembra non essersi ancora placata.
Un vero e proprio Tsunami di proteste che ha investito tutta la platea videoludica, che da mesi attendeva informazioni certe sulla nuova nata Microsoft.
Voci e controvoci si rincorrevano impazzite, mai stanche di farne sbocciare di nuove, mai stanche di spacciarsi per finte certezze.
Dopo tutta questa attesa, la reazione avuta dal popolo del pad era anche prevedibile. Si sa, siamo suscettibili quanto sognatori.
Ma ora a mente fredda, tolta la cattiva comunicazione fatta da Microsoft, con i dati oggettivi di cui siamo in possesso, non ci stiamo forse fasciando la testa per niente?

Xbox One, giudicare una conferenza non è giudicare una console

Analizzando la console, cosa abbiamo in fondo?
In fin dei conti abbiamo una buonissima evoluzione di Xbox 360.
Tralasciando il design (26 luminari designer impiegati per realizzare un parallelepipedo), a cui volenti o nolenti ci dovremo abituare, l’Xbox prosegue nel solco tracciato dalla sua profetica madre dall’inizio del progetto. Un Xbox apripista di mercato e del servizio di online gaming; un’ Xbox, 360, a dimostrare la sua volontà di essere a 360° su tutto il lato multimediale; un’ Xbox One a unificare tutto il servizio multimediale in un unica duttile periferica. E strategia vincente o meno, Microsoft non ha mai mentito o nascosto il tratto in questo.
Ma i videogiochi, comunque, devono essere un perno fondamentale di questo centro multimediale, e a quanto pare, comunque, lo saranno.
Quindi stop momentaneamente agli allarmismi perlomeno. Perché vero è che non è stato mostrato nulla, ma il dato di 8 nuove Ip e 7 nuove esclusive, non per questo deve passare inosservato. Considerando poi che l’E3 è alle porte e Microsoft si è già giocata la sua “bomba”, mostrando direttamente la sua console in questa conferenza di risposta (cosa che Sony non ha fatto nella sua), fa intuire o perlomeno sperare che per una volta, finalmente e davvero, il parco ludico che ci attende all’E3 potrebbe essere più che sostanzioso. E con i nomi in ballo di Rare (di cui si vocifera un progetto più serio finalmente) e Remedy (su cui si sbava anche solo scriverne il nome), il sostanzioso può anche essere sinonimo di qualitativo.
Specifiche tecniche che ci inducono a pensare ad un prodotto di pari forza a Ps4, un Kinect 2.0 in vantaggio di una generazione rispetto al PsEye e con specifiche tecniche davvero di rilievo (mapping facciale : ora sta ai game designer sfruttarlo), e un servizio di online ulteriormente potenziato con 300.000 server a disposizione e un utile servizio di Cloud dedicato anche ad ampliare la potenza di calcolo della console. Inoltre la possibilità di sharing dei video registrati delle proprie partite, emula la strada già intrapresa da Sony senza farsi neanche lì distanziare.

Xbox One, giudicare una conferenza non è giudicare una console

La brutta gestione della conferenza è fuori discussione.
Ma noi, che comunque apprezziamo la bellezza delle conferenze come apprezziamo un bellissimo spettacolo di teatro, non dobbiamo farci influenzare dal giudizio negativo sulla conferenza traslandolo sulla console, come onestamente, si è fatto.

E se i giudizi negativi comunque hanno una corretta base oggettiva, come l’obbligatorietà del Kinect, altri invece ancora sono campati su un fumo sollevato dalla paura.
La notizia che più ha fatto imbestialire (a buona ragione) il popolo videoludico, quella della non possibilità di sfruttare l’usato o anche solo di prestare un gioco,  ancora non è assolutamente certa, e se lo sarà, probabilmente non sarà così drastica come ci aspettavamo.
Da mcvuk.com infatti arrivano notizie secondo le quali sarebbe possibile passare la licenza di utilizzo del proprio gioco ad un altro profilo, senza pagare alcun sovrapprezzo.

Quindi, a fronte dei dati oggettivi, al momento, abbiamo una console più duttile che mai, con un Kinect con caratteristiche tecniche da fantascienza, una composizione hardware di tutto rispetto e titoli in esclusiva che aspettano solo l’E3 per essere presentati.
Possiamo quindi permetterci il lusso di attendere per dare un giudizio definitivo, riponendo un minimo di speranza nei dati che, anche se in malo modo, ci sono comunque stati forniti.
La console sembra esserci, ed esserci eccome.
Perchè se una conferenza di una console parla al 90% di servizi Tv, non vuol dire che io debba usare la console al 90% per  vedere la Tv.


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