Durante i miei studi fashionistici ho appreso l’arte del figurino di moda. L’universo nascosto di “Beautiful” mi si è aperto in tutto il suo splendore e quei bozzetti dalle linee sfuggenti e dalle figure allungate è diventato il mio pane quotidiano. O meglio, ci ho provato: la mia mano pesante e il mio scarso senso delle proporzioni hanno sempre dato del filo da torcere. Ma, nonostante i miei sforzi, quelle nove teste e mezzo e quelle donnine allungate all’inverosimile, non sono mai rientrate nei miei canoni estetici e nei miei parametri di riferimento. Però era quello che ci insegnavano. Tutto doveva essere funzionale alla visualizzazione dell’abito nella maniera più poetica ed accattivante possibile. Dal disegno alla sua fisicizzazione-su-passerella rappresentata dalle modelle, il passo era breve. Ed eccole là: fantasmi dalle forme appena accennate e dalla fragilità evidente scivolavano a ritmo incarnando perfettamente quell’ideale rappresentato su carta.
Lo stesso paragone deve aver ispirato gli ideatori brasiliani della Star Models (agenzia di modelle) per la campagna anti-anoressia nominata appunto “You are not a sketch”. Le immagini partono da uno disegno e lo mettono vicino ad un corpo umano reale (ok, un tantinello ritoccato con il magico photoshop, ma la base è sicuramente vera), generando una somiglianza quasi imbarazzante. E’ una questione nota, questa, vecchia almeno quanto le sfilate di moda: si predilige la donna lunga, senza seno, gambe chilometriche, poche spalle…insomma, lo spigolo al posto del tondo, la linea retta piuttosto che la curva. E le povere “donne medie” (o peggio ancora ragazzine acerbe) ad inseguire un modello impossibile…Colpa degli stilisti? Un’esigenza estetica reale? Un problema di fitting? O di taglie di campionario microscopiche?Non credo di avere una risposta, ma io, nel mio piccolo universo legato a questo mondo fashion, ho sempre preferito come testimonial ed indossatrici donne vere dalle forme evidenti, sostanziose, con puppe&culo al proprio posto. La bella presenza non è legata alla magrezza o alla taglia 38, ma ancora una volta le proporzioni, l’armonia ed un bel sorriso fanno molta più scena! O dite di no?!? Più Curve, Più Amore!!!