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You God di Annamaria Petrino

Creato il 21 ottobre 2015 da Destinazione Libri @destinazionelib

you god annarita petrinoYou God”, il piccolo volume della scrittrice Annamaria Petrino,

è una raccolta di tre racconti brevi fantascientifici, innovativi nel loro genere, che, a differenza della fantascienza tradizionale, si caratterizzano per la presenza di un forte connubio tra la scienza e la religione.

“Poca scienza allontana da Dio, ma molta riconduce a lui.”

 

In questi racconti, tutto sembra ruotare attorno a questo assioma di Pasteur, eliminando, una volta per tutte, la contrapposizione che negli anni si è creata tra la scienza e la religione.

Prima di iniziare questa recensione, ho riflettuto molto se parlare complessivamente dell’opera o se dividerla in tre parti, una per ogni racconto. Alla fine, ho scelto la seconda soluzione, proprio per fornire ai lettori una visione più dettagliata e precisa di questo libro.

Iniziamo, allora, dal primo racconto, dove l’autrice ha calcato la mano sui veri valori della vita, criticando aspramente l’egoistico razzismo dei due genitori, che negano alla figlia “geneticamente perfetta” la gioia di amare un ragazzo “imperfetto”.

“Se tutto è imperfetto in questo mondo, l’amore è perfetto nella sua assoluta imperfezione”  scriveva Björnstrand. In realtà, in questo scorcio di mondo sotto la cupola dove è ambientato il romanzo, non c’è spazio per l’imperfezione, richiamando così alla mente le terrificanti manipolazioni genetiche di Mengele, nel tentativo di creare un mondo “perfetto”.

Questo primo racconto, tuttavia, cambia continuamente scena, mescolando le storie di tre famiglie senza un legame ben preciso, se non quello dei due innamorati, generando nel lettore difficoltà nel gustarsi appieno la trama. Alcuni elementi, intenzionalmente omessi dall’autrice, amplificano queste difficoltà, senza dunque capire in quale epoca ci troviamo, in quale contesto e in che luogo, ma lasciando al lettore il forte messaggio che tutto questo sarebbe potuto accadere ovunque, in ogni luogo. Apprezzabile è dunque lo sforzo della Petrino di criticare l’educazione dei genitori, il razzismo verso i diversi e la religiosità dei personaggi.

Facciamo un balzo al terzo racconto: il breve e conciso preambolo, spiazza il lettore che, improvvisamente, viene catapultato nel 2050 dove un aviatore, figlio e nipote di aviatori, deve completare la missione lasciata in sospeso dai suoi predecessori. Leggendo la bibbia, l’uomo viaggerà nel tempo per comprendere il perché, nel 2050, sia stato creato un finto Dio da idolatrare.

Il racconto si suddivide in mini paragrafi che iniziano con la citazione della bibbia seguita dal racconto dell’autore su cosa vede l’aviatore nel susseguirsi degli anni che intervallano il suo viaggio nel tempo. Forte è dunque la volontà dell’autrice di scindere la fiducia nell’umanità che crea un Dio, da quella verso un Dio che ha creato l’umanità.

Anche in questo racconto, alcuni elementi intenzionalmente omessi dall’autrice, privano al lettore la possibilità di immedesimarsi completamente nel racconto,  che, di chiaro, ha solo lo scopo finale della missione.

you god annarita petrino
Diverso è invece il secondo racconto: la storia, originale e ben esposta, lascia l’amaro in bocca solo per il fatto che non sia stata ampliata maggiormente, facendola diventare un vero e proprio romanzo. Anche qui siamo nel futuro, nel 2048, dove  la tecnologia ha permesso a una ragazza quindicenne, vittima di un incidente, di sopravvivere grazie alla rigenerazione del tessuto polmonare, con la “sola” complicazione che essa vada rifatta ogni due mesi. La protagonista, tuttavia, essendo minorenne al momento dell’incidente, non aveva possibilità di scegliere se accettare o no questa condizione, dovendo, per cui, soggiacere alla volontà dei suoi genitori. Una volta compiuta la maggiore età, la ragazza si schiererà contro la decisione presa dai genitori, citandoli in causa, con la volontà di lasciare tutto nelle mani di Dio, l’unico in grado di poter decidere del suo futuro. La presenza di una zia e l’incontro di una chiesa, aiuteranno la ragazza a compiere la scelta migliore.

Nuovo, fresco e originale, il racconto descrive il processo tra la ragazza e i genitori, consentendo al lettore di comprendere bene i fatti, esposti in ogni parte, e di cogliere la retrospettiva dell’autore. L’unico rimpianto è quello di non aver potuto leggere di più su questa storia che, attraverso un maggior approfondimento delle descrizioni dei luoghi e dei personaggi, avrebbe dato vita a un romanzo forte e commovente, con i giusti colpi di scena e con la certezza di non far mai staccare gli occhi dal libro.

you god annarita petrino
Questi brevi racconti di fantascienza, spingono il lettore a pensare al futuro, facendo luce su alcuni scenari che, in fondo, non sono poi così lontani.

Buona lettura

per Destinazione Libri

Luca Bartolucci.

Recensione curata da Valerio Marra



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