25 marzo 2014 • Recensioni Film, Vetrina Cinema •
commento di Rosa MaiuccaroSummary:
Negli ultimi anni i registi francesi hanno dimostrato una certa abilità nel descrivere i personaggi più importanti della loro storia, primo fra tutti Olivier Dahan, il cui biopic su Edith Piaf, valse l’Oscar come miglior attrice protagonista a Marion Cotillard. L’attore francese Jalil Lespert, che divenne celebre per il ruolo nel film di Laurent Cantet, Risorse Umane, è qui alla sua terza prova come regista.
Presentato in anteprima mondiale alla Berlinale solo qualche mese fa, come preannunciato, Yves Saint Laurent è solo il primo biopic del grande stilista francese che uscirà quest’anno. Bertrand Bonello presenterà il suo probabilmente al prossimo Festival di Cannes e siamo sicuri non mancheranno le polemiche considerando che l’aria di rivalità tra le due diverse produzioni è nell’aria sin dallo scorso anno. Nel film di Bonello, Saint Laurent verrà interpretato dal giovane protagonista di Hannibal Lecter – Le origini del male, Gaspard Ulliel, non unica stella di un cast di grande livello che conterà tra gli altri la presenza di Lèa Seydoux, l’acclamata star de La Vita di Adele, l’attore feticcio dei fratelli Dardenne, Jeremie Renier, Luis Garrel, Jasmine Trinca, Willem Dafoe e Valeria Bruni-Tedeschi. Questa seconda versione della vita dello stilista è fortemente osteggiata da Pierre Bergé e promette di raccontare molto più liberamente la follia del grande stilista.
La sceneggiatura, basata sulla biografia di Laurence Benaim, riesce a mantenere viva l’attenzione dello spettatore fino alla metà del film, dopodiché la pellicola soffre di un vero vuoto narrativo diventando pressoché statica. Contrariamente a ciò, il regista è bravo a creare una valida dimensione emotiva esplorando la profonda relazione di dipendenza tra il celebre stilista ed il suo compagno di vita nonché socio Pierre Bergé. Una delle scene più toccanti del film è senz’altro quella in cui lo stilista, distrutto dall’uso estremo di alcool e droghe, mentre giace esanime sul pavimento del bagno confessa a Pierre di amare il suo nuovo amante Jacques (Xavier Lafitte) ma che nonostante ciò Pierre rimane l’amore della sua vita.
L’ottima interpretazione di Guillaume Gallienne (Pierre Bergé) aiuta a cogliere con estrema delicatezza l’agonia vissuta dall’uomo dietro al genio viziato, nevrotico e capriccioso. Pur non privo di difetti Yves Saint Laurent può tranquillamente far leva sul grande livello recitativo del suo cast a partire dal talento dell’attore della Commedia francese Pierre Niney, che incarna alla perfezione un Saint Laurent timido, insicuro e delicato che divenne il simbolo della moda francese verso la metà degli anni ’50. Una biografia ben diretta e fotografata quella di Lespert ma fondamentalmente priva di quel colore e quello humour che l’avrebbero resa una pellicola imperdibile. In fin dei conti, il regista evita di narrare cronologicamente gli eventi della vita di una delle più grandi icone della moda francese del ventesimo secolo. Il risultato di questa scelta coraggiosa è uno studio del personaggio in cui lo sguardo e la narrazione appaiono sempre delicati ed eleganti, ma forse non particolarmente originali.
Yves Saint Laurent uscirà nelle sale italiane a partire dal 27 marzo 2014, distribuito dalla Lucky Red.
di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net
Astrid WhettnallCast: Pierre NineyCharlotte LebonGuillaume GallienneLaura SmetLucky RedMarie De VillepinNikolai KinskiRuben AlvesYves Saint Laurent