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Zadoorian mi doveva sposare

Creato il 13 novembre 2012 da Janecole
Zadoorian mi doveva sposare
Caro Michael,
ti conobbi pochi anni fa, quando mi raccontasti la storia di Ella e John.
Ti scoprii per caso in una fiera affollatta tra milioni di altre pagine. In un angolo speciale ricco di tinte calde, titoli accattivanti e nomi sconosciuti.
Ci incontrammo nuovamente un anno dopo, nello stesso posto.
Ti presi per mano, senza pensarci un attimo, e trascinai a casa mia.
Fu bello come la prima volta ma diverso. Non fummo né gentili né romantici. Ci scambiammo i nostri lati più spigolosi, meno accoglienti, più dolenti e dolorosi.
Ci lasciammo senza una parola. Ma con la consapevolezza che il destino ci avrebbe sicuramente regalato un'altra occasione.
E così è stato.
Zadoorian mi doveva sposarePochi mesi fa, avvolti da un caldo autunno cittadino, ci siamo ritrovati. Ancora una volta.
Eravamo in un cortile dove una donna suonava un pianoforte, bambini chiassosi si rincorrevano, e piccoli incerti tavolini reggevano le parole di molti.
È stato un meraviglioso tuffo nel passato. Ho trovato i tuoi primi passi, quelli che ancora mi mancavano per completare il quadro. Ho attraversato l'origine di tutto, la tua storia più vera e personale. Ho conosciuto il personaggio che più ti assomiglia e l'ho amato.
Credo di aver anche conosciuto il personaggio che più assomiglia a lei. Tua moglie Rita.
L'ho conosciuta. L'ho amata. E invidiata.
Donna fortunata.
Musa e compagna.
Va bene, me ne farò una ragione.
Forse io non avrei mai potuto rendere felice te.
Forse tu non avresti mai potuto rendere felice me.
Ma io continuerò comunque a leggerti.
Tu, mi raccomando, continua a scrivere.
Con la devozione che solo una lettrice può avere,
per sempre tua,
Pancrazia.

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