Spiagge di sabbia bianca e morbidissima a perdita d’occhio; un mare da sogno con tutte le sfumature che vanno dal celeste chiaro delle rive coralline al blu delle acque più profonde. E poi una fauna ed una flora che non sembrano conoscere alcun limite, padrone di un territorio dove l’uomo è ancora “ospite” e la natura più selvaggia la “padrona di casa”.
Sono queste le caratteristiche principali di Zanzibar e delle Maldive, luoghi che nell’immaginario collettivo sono il simbolo stesso dei tropici e quindi di una vacanza all’insegna del relax più intenso tra sole, palme e buon cibo.
Luoghi che chi ha avuto la fortuna di visitare sa bene rimangono a lungo fissi nei propri ricordi, e sono anzi in tantissimi quelli che dopo aver visitato alcune di queste isole per una volta, vogliono poi ritornarci periodicamente per ricaricare le batterie e per provare a rivivere quei momenti che li hanno emozionati in passato.
Difficile trovare anche solo un difetto a questi posti, in cui peraltro anche l’ospitalità degli abitanti locali è un punto di forza che contribuisce al benessere di chi qui soggiorna per una o due settimane.
Tuttavia, come per tutte le mete esotiche, anche per Zanzibar e le Maldive si applicano le solite regole sulla profilassi pre-viaggio contro la malaria nonché l’invito ad evitare attività o comportamenti imprudenti che possano mettere a rischio la propria incolumità.
Questi peraltro sono luoghi in cui non esiste una vera e propria sanità pubblica ecco perché in previsione di un viaggio in una di queste mete è consigliabile assicurarci con una polizza di assistenza sanitaria all’estero, il cui costo solitamente non supera i 100 euro a persona. In questo modo, se malauguratamente dovessimo infortunarci durante la vacanza, potremo usufruire delle migliori cure mediche che questi luoghi possono offrire senza dover pagare i salatissimi costi sanitari.
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