Mi ha sempre affascinato la donna inglese. L’ho sempre guardata con un moto che oscilla fra ammirazione, e “questa é pazza”.
Le vedi lí ignude che camminano con neve-al polpaccio, come se stessero facendo lo struscio lungo la Strip di Las Vegas, 50 gradi all’ombra.
Mi ricordo una sera mentre tornavo dal lavoro, io incappottata, ingiacchettata, insciarpata, inguantata, fuori la temperatura aveva salutato il -0 da parecchio tempo, ero nella tube … l’infamona district line che viaggia tutta su binario all’aperto.
Quindi non c’era quella dolce aria calda e soporifera, spuzzolentosa della tube underground, no c’éra er freddo cattivo, quello che ad ogni apertura delle porte ti dava certi brividi che neanche il Clown di IT riusciva a darteli.
Eccole loro le amiche, quelle del Venerdí sera cazzo si fa, si esce pure che fiocca-grandina-nevica, erano 3 e ovviamente occupavano 1 sedile…si perché faceva cosí freddo e loro erano cosí nude, che si stringevano a vicenda per restare in vita, e mantenere la temperatura corporea sopra i 30 gradi!
Una in particolare aveva una minigonna, ma la mini si era magnata la parola gonna, restando solo un brandello di tessutino che copriva a malapena qualcosa, cosa non lo sapeva bene manco lei.
Anyway mentre io ero impacchettata dentro strati e strati di giacca-orso Polare, scorgo le sue cosce, rosse, un bel rosso chiazzone di bianco.
Cioé stava schiattando assiderata, mentre cercava di ridere senza farsi prendere dalle convulsioni dall’opulento freddo, alle battute dell’amica che ormai pure lei delirava piu che spiegava un’avventuretta amorosa.
Sono scese come 3 sorelle siamesi, una attaccata all’altra, traballanti sugli alti tacchi e con fuori il gelo che se le portava via.
Le inglesi, amano stare nude, vestire poco, pagano tanto certi straccetti microscopici, e vogliono sempre mostrare la coscia, che poi essa sia degna di essere mostrata o no … sti cazzi!
Girano in shorts, con roba da primavera in fiore, con scarpette che se le lucidi diventano trasparenti tanto la pelle é sottile, loro camminano e fanno come nulla fosse, tranne poi le chiazzone rosse e bianche che si estendono su braccia e gambe, derivanti da una rapida ipodermia che loro cercano di ignorare.
Alcune volte neanche ce la fanno a parlare tanto il freddo le attanaglia, ma non sia mai che si indossi quella cosa chiamata lana!
Poi per qualche strana – per noi – ragione le vedi in estate, insomma qualche volta anche lí fa caldino, che girano con i stivaloni di pellicciona ai piedi…
E tu lí che ti chiedi, ma ci fanno o ci sono?
Nah amano solo andare controcorrente, ‘ste anarchiche!
Gli uomini anche loro girano in pieno inverno con t-shirt, soprattutto i ragazzini che vogliono far vedere che Die Hard lo hanno girato loro invece che Bruce Willis, che se c’era faceva la comparsa. Vogliono mostrare e dimostrare, che loro hanno le palle fumanti e quindi bruciando riescono a contrastare il freddo pungente, attanaglione.
Poi ci sono i modaioli che siccome il tal di tale stilista dice che si dovrebbe girare sempre come se tutti vivessimo a Miami, allora eccoli che indossano magliettine e camice dai tessuti cosí effimeri, e le maniche cosí corte da prendersi per il culo da soli, per il solo fatto di chiamarsi vestiti.
Quando nevica poi…sembra che l’inglese sia nato con la missione del: freddo se tu mi provochi io faccio peggio!
Girano in mezzo a cm di neve con le sneakers in tela, che la Superga e la Converse abbiano invitato ‘sti giovanotti a testarle sulla neve per vedere la loro grande resistenza all’acqua e ghiaccio?!!
Girano con i polpacci viola e rossi peró chissenefrega, insomma il tutto sta nel far finta di nulla, che poi se esce pure un timido sole tiriamo fuori la tovaglietta a quadri e spic-nicchiamo pure sulla neve.
Saluti dalla nuova Londrami, a voi incappottati freddolosi, che vi chiedete se siete voi gli esagerati o loro i pazzi.