Magazine Cultura
Formato: Brossura Pagine: 143 Prezzo: 16,00 € Lingua: Italiano Edizione: BAO Pubblishing Link per l'acquisto: La profezia dell'armadillo
Impressioni Stavolta niente sinossi. E non perché non ci sarebbe stato materiale da fare ma perché ho creduto fosse inutile visto che il fumetto è qualcosa di completamente diverso da quello che sono solito recensire. Chi non conosce Zerocalcare (spero nessuno, vero?) è pregato di darsi una bella sciudisciata e faccia tre giri su se stesso mentre il fuoco vi consuma le scarpe. Perché? Che domande… Zerocalcare è un artista, di quelli con la A maiuscola e tanto tanto talento, e questo "La profezia dell'armadillo" ne è la prova lampante.
Zerocalcare pubblica le sue vignette su un blog omonimo, senza contare le decine di collaborazioni esterne, ma il libro in questione è la sua prima pubblicazione. In verità si tratta della seconda, visto che questo volume non è altro che la riedizione a colori di una sua autopubblicazione. Ma di cosa parla, direte voi? Be', non è facile spiegare, visto che se da un lato molte scenette sono a se stanti, il resto del volume ruota attorno ad un fatto, una vicenda che porta a farsi domande, riflessioni e fa precipitare il lettore in un turbine di ricordi, di malinconia giovanile e tanto altro. Quindi, una storia c'è, anche se non così marcata come capita con fumetti di altro genere… Ma il bello non è certo questo (torno al discorso che se non lo conoscete… beh, sapete cosa dovete fare!), perché Zero, quando disegna, lo fa con uno stile e una naturalezza che fanno invidia. Io non saprei mai disegnare come lui e come se non bastasse questo, lui non si limita solo ai disegni ma infonde un certo non so ché nelle sue strisce che si rimane allibiti, a bocca aperta. La profezia dell'armadillo è un viaggio, attraverso i tempi andati, in quei giorni in cui i sogni erano i padroni del nostro mondo e noi burattini di noi stessi. Quello che leggiamo in queste pagine potrebbe essere tratto dalla nostra stessa vita, chi più chi meno, e in parecchi punti mi sono ritrovato a mollare la lettura per tuffarmi in questo o quel ricordo, pensando a quanto diverso ero e a quanto ancora oggi assomigli a quel ragazzo , illuso e pronto a spaccare in due le montagne. Insomma, non voglio dirvi di leggerlo, se sapete leggere fra le righe lo avrete già capito. Vi invito a vivere questo fumetto (stavolta mi suona storto definirlo in maniera così riduttiva…) e di farvi catturare dalle emozioni. Con me ha funzionato.
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