Alcuni potrebbero pensare all’ennesima trovata pubblicitaria per Land of the Dead, ma l’annuncio bomba ha avuto una vasta eco sui tabloid di mezzo mondo ed è stato dato dal dottor Patrick M. Kochanek. I ricercatori del Safar Center for Resuscitation Research della Facoltà di Medicina di Pittsburgh hanno dichiarato, a un simposio tenuto a Oakland la scorsa settimana, di aver trovato un metodo per resuscitare alcuni cani morti da tre ore. Le dichiarazioni vanno ovviamente prese con una certa cautela: il ricercatore non ha presentato dati ufficiali, non ha reso noto quando la tecnica sarà applicata all’uomo, e deve ancora rispondere a molte domande.
Immagine tratta da "Land of dead"
Kochanek ha brevemente descritto l'esperimento, che ricorda quello di Linea Mortale (1990) di Joel Schumacher, al Pittsburgh Tribune Review. I cani sono stati mandati in ipotermia sostituendo il loro sangue con una soluzione salina a bassa temperatura (circa 7°C), contenente piccole quantità di glucosio e ossigeno per preservare danni cerebrali. Si è così ottenuto uno stato di animazione sospesa, tecnicamente è stata raggiunta la morte clinica (arresto cardiaco e respiratorio, attività cerebrale zero). Dopo tre ore, gli animali sono stati riportati in vita rimettendo in circolazione il sangue loro drenato e ossigeno. Il cuore ha ripreso a battere dopo l’applicazione di una scarica elettrica.
Linea Mortale (1990)
Il Safar Center for Resuscitation Research è un’istituzione da sempre all’avanguardia in questo tipo di ricerche, e deve il suo nome a uno dei pionieri nel settore: il dottor Peter J. Safar, già inventore della Rianimazione cardiopolmonare e cerebrale nonché collaboratore dell’esercito statunitense.
Questa ricerca sarebbe finanziata, come vuole la migliore tradizione, dal Dipartimento della Difesa USA: le persone gravemente ferite potrebbero essere messe in stato di animazione sospesa, senza correre il rischio di emorragie, per poi ricevere le cure adeguate. Il dottor Howard Champion di Annapolis, chirurgo di fama internazionale, ha infatti spiegato che “i soldati in combattimento o le vittime di accoltellamenti o armi da fuoco spesso muoiono dissanguati perché i medici non riescono ad avere il tempo di effettuare trasfusioni o applicare la respirazione bocca a bocca. Ferite di questo tipo uccidono ogni anno 50.000 americani e sono la causa principale di morte per i soldati in guerra”.
Immagine tratta da "Shawn of dead"
Gli esperimenti dell'Università di Pittsburgh non sono una novità. Altri scienziati hanno già cercato di portare esseri viventi in animazione sospesa. Il dottor Mark Roth dell'Università di Washington è riuscito a ibernare alcuni topolini per 6 ore, dopo aver fatto loro respirare una miscela di aria e solfuro di idrogeno. L'attività degli animali non si è bloccata del tutto: respirazione e temperatura sono diminuiti fino a portare i roditori in uno stato simile al letargo. Gli animali si sono svegliati dopo aver ricominciato a respirare aria normale.
A breve termine, i ricercatori sperano di utilizzare queste tecniche per migliorare la conservazione degli organi destinati ai trapianti. Anche se Kochanek e altri scienziati sostengono che il fine ultimo è salvare vite umane, ricerche di questo genere sono destinate a suscitare nuove perplessità sulla sperimentazione animale e, nel caso vengano effettuate anche sull'uomo, ad alimentare polemiche religiose ed etiche.
Immagine tratta da "Day of dead" del 1985
Pubblicando tutte queste Zombie News sorge spontanea una domanda: sarà possibile ridare la vita a cadaveri e documentare il tutto con prove scientifiche? Forse non lo sapremo mai...