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Zona di Comfort: Cos’è e Perché ti Danneggia

Creato il 17 giugno 2013 da Ida Vitalibera @ida_vitalibera
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Uno dei primi concetti che ho dovuto approfondire, quando ho cominciato il mio percorso di crescita personale, è stato quello relativo alla zona di comfort.
Quando sentii questo termine per la prima volta mi immaginai un uomo seduto su un divano a guardare la tv con i pop corn da un lato e una bottiglia di birra dall’altro; in effetti, poi ho capito, che questa situazione per diversi motivi può collegarsi al concetto di zona di comfort, anche se il significato del termine è molto più vasto.
Una volta sentii paragonare la zona di comfort ad una bara con gli interni foderati di velluto.
Pensandoci bene è’ proprio così: molte persone semplicemente si trovano a proprio agio in questo “contenitore” tanto comodo e ben rivestito ma la realtà è che, nonostante tutto, sono morte..morte dentro.

Ad ogni modo, più leggevo sull’argomento e più mi rendevo conto, con grande meraviglia, che in tutti questi anni di vita avevo costruito intorno a me decine e decine di zone di comfort senza che me ne rendessi conto. Poi ho capito che se volevo davvero crescere, dovevo liberarmene al più presto perché restare rintanati in queste zone circoscritte significa vivere nella mediocrità ed essere schiavi della paura.

Che cos’è la zona di comfort?

La zona di comfort rappresenta i confini entro cui ci troviamo sufficientemente bene in particolari contesti della vita come: famiglia, salute, relazioni o lavoro. In poche parole è quel luogo comodissimo e sicuro che ci siamo creati basandoci sulle nostre esperienze e convinzioni ed in cui abbiamo raccolto tutte le nostre sicurezze ed abitudini. In questa zona non siamo esposti a rischi, siamo protetti da situazioni che possono causarci dolore o disagio ma soprattutto siamo sicuri di avere il pieno controllo di tutto perché in questo spazio accade esattamente solo ciò che ci aspettiamo.
Una zona di comfort, ad esempio, potrebbe riguardare il campo delle relazioni sociali: alcune persone hanno paura della solitudine o di fare nuove conoscenze, quindi, preferiscono non oltrepassare il confine ed accontentarsi di amicizie superficiali e poco stimolanti, che però gli danno la sicurezza di non restare sole.
Per altri, invece, la zona di comfort potrebbe riguardare il lavoro; molta gente, per paura di fallire,  preferisce fare un lavoro che non gli dà soddisfazioni piuttosto che rischiare di cambiarlo nascondendosi dietro al fatto che comunque hanno la sicurezza di avere un reddito per vivere.
In tutti questi casi, si cerca di restare nella propria zona di comfort, perché in questo modo ci si tiene  lontani dalle situazioni che provocano ansia e paura.

Perchè la zona di comfort ti danneggia?

A questo punto una domanda sorge spontanea: ma se una persona si trova così bene perché dovrebbe uscire dalla sua zona di comfort?

La risposta è semplice: anche se è molto comoda, la zona di comfort è pur sempre una gabbia! E nessun uomo può mai essere veramente felice quando è costretto a vivere in condizioni di “cattività”.
Ma ci sono anche altri diversi motivi per cui è necessario uscire dalla zona di comfort:

  • La zona di comfort rappresenta un limite alla felicità. Anche se nel nostro piccolo ed accogliente mondo di sicurezze ci troviamo bene e siamo apparentemente sereni, la sensazione è pur sempre limitata dalle barriere che abbiamo eretto. Fuori dai confini c’è una felicità ancora più grande che vale la pena scoprire.
  • Nella zona di comfort non c’è spazio per l’avventura e per le emozioni forti, tutto si riduce alla semplice sopravvivenza e come già abbiamo visto nell’articolo vivere o sopravvivere c’è una bella differenza fra le due scelte in termini di felicità e di realizzazione personale.
  • La zona di comfort limita il nostro potenziale e non ci permette di crescere. Se vogliamo migliorarci a livello fisico, emotivo, spirituale e mentale dobbiamo per forza uscire dal recinto in cui siamo entrati perché questo ostacola la nostra evoluzione ed in natura ogni cosa che smette di crescere, prima o poi ristagna e con il tempo muore.
  • Perché, come diceva un vecchio proverbio: “Chi non risica non rosica”, ovvero chi non rischia non otterrà mai nulla. Uscire dalla zona di comfort significa anche rischiare e mettersi in gioco, ma nel bene o nel male è necessario fare questo passo se vogliamo ottenere dei cambiamenti positivi nella nostra vita.
  • La vita è imprevedibile e piena di sorprese, se non  ci concediamo la possibilità di provare cose nuove, rimarremo per sempre ignari di tutte le meraviglie che ci aspettano fuori.

Insomma, uscire dalla zona di comfort, o almeno espanderne i confini, ha tutti i suoi vantaggi e ad un certo punto del cammino diventa assolutamente necessario. Se hai deciso di liberarti dei tuoi limiti, devi innanzitutto identificare le tue zone di comfort ovvero individuare quali sono i confini in cui sei prigioniero ed oltre i quali non riesci a spingerti. Nei prossimi articoli vedremo come, attraverso un semplice esercizio si possono facilmente riconoscere queste aree. Ti basta un foglio, una penna ed un compasso (facoltativo)…e tanta volontà di migliorarti (obbligatoria)!


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