Non sempre si trovano al supermercato, costano più care di quelle scure e per avere la certezza di trovarle occorre recarsi nel negozio del classico fruttivendolo. Lì, dovremmo essere certi di trovarle, ma a Reggio Emilia il vecchio e conosciuto fruttivendolo di famiglia ha alzato i prezzi della merce in maniera spropositata! Io che faccio uso abbondante di frutta e di verdura spendo molto per acquistare questi due generi alimentari di quanto non spenda per carne, formaggio e affettati. Tornando alle nostre zucchine, sono piene d’acqua, contribuiscono alla diuresi, non gonfiano, sono leggere da digerire e vanno bene per grandi e piccini. Si possono mangiare anche crude, affettate sottili e condite, oppure grigliate. In questo caso uso quelle scure, ma ora occupiamoci delle chiare. De
rivano da una pianta erbacea annuale, coltivata, che proviene dalla famiglia delle CUCURBITACEE. Ha il fusto strisciante, le foglie sono cuoriforme palmate, il frutto si presenta oblungo ed è da consumarsi non maturo.(Cucurbita pepo). Il colore è verde screziato e le forme possono essere anche a tromba o a trombone e servono per fare i tortelli di zucca. I derivati: sono zucchetti, zucchina, zucca, zuccone, zucchino. Parlando di quelle tonde e chiare trovo siano molto più dolci ed adatte per la preparazione del piatto che andrò ad illustrarvi. Sarà la mia cena di stasera e bando alle ciance: non si scherza più! Ingredienti stavolta per due persone: 4 zucchine tonde chiare, 1 spicchio grande di scalogno o due spicchi piccoli, una manciatina di prezzemolo fresco tritato fine, 1 hg di prosciutto cotto normale o di Praga (sgrassato!!), 1 hg di Parmigiano Reggiano almeno 24 mesi di stagionatura, due cuori di sedano bianco anch’esso, olio extra vergine d’oliva spremitua a freddo, uno spicchio d’aglio, sottilette light, mezzo dado vegetale, pane grattugiato una mezza manciata., 20 grammi di margarina al posto del burro, niente sale, un bicchiere di vino bianco da cucina.
Procedimento: lavare e affettare le nostre zucchine rotondeggianti come i Putti del Bartolozzi.




