Iersera l'umore era giusto e la mia personalissima zuppa l'ho fatta così.
Ho levato i gambi alle foglie del cavolo, non una per una!, e le ho lavate. Non è come lo spinacio, per fortuna, per cui con un unico bel bagno è pronto.
Nel mio pentolone, oltre all'olio, c'è andata una fettina di bacon tagliata a striscioline (lo devo finire...) e tre spicchi d'aglio, perché è una mia idea che l'aglio col cavolo nero ci stia bene, tanto.
Un po' di peperoncino poteva mancare? Certo che no, ma col senno di poi, che questo è il bello delle mie ricettine, vi consiglio di non metterlo.
Una volta soffritto il bacon ho aggiunto l'aglio, mezzo minuto, e ho buttato le foglie a insaporire. La pentola era piena ma poi si sono a poco a poco abbassate.
A questo punto, invece che metter solo il brodo mi è sembrata una buona idea buttarci dentro due latte di pelati "buoni" e di rimboccare con acqua calda e un pochino di dado.
Son dure le foglie di cavolo nero, ci vorrà un'oretta di cottura, ma tu intanto puoi fare dell'altro.
Quando il zuppone è pronto ti tiri su due schiumarolate di cavolo, le metti da parte e ti frulli bene tutto il resto.
Le rimetti dentro, aggiungi se vuoi il wurstel più buono che ci sia, affettato, e qualche crostino.
Diceva un vecchio saggio che il cavolo nero depura il sangue, questo forse no ma dopo gli eccessi delle feste secondo me rimette in sesto.
A patto di non mangiarne tre piatti...
eccolo
e la musica di stasera è sinfonica (notare per favore l'entusiasmo di Bernstein)