Berlusconi lascia Palazzo Chigi. Si è dimesso. Il Governo consegnato alle lobbies finanziarie

Questo vuole essere un post piuttosto breve. Ma è doveroso esprimere un’opinione sulla notizia piĂš attesa: le dimissioni del Premier. Silvio Berlusconi si è appena dimesso nelle mani del Presidente della Repubblica, ed è inutile dire che oggi ha perso l’Italia e ha perso la democrazia. A prescindere dalla persona “Berlusconiâ€� e dal giudizio che si può avere sul suo operato politico in questi tre anni, è chiaro che siamo dinanzi a una triste veritĂ : l’Italia – come qualcuno ha scritto su Facebook in modo piuttosto intelligente – è diventata una Repubblica fondata sullo Spread. La sovranitĂ  appartiene ai mercati che la esercitano nelle forme e nei limiti del FMI; e aggiungo: pure della BCE, con placet di Francia e Germania, e nel nostro paese, della sinistra lobbistica e anti-italiana.
Eppure, c’è persino gente che festeggia. Probabilmente per loro stasera è una bella serata, ma, poveretti, non durerĂ  a lungo. Presto si accorgeranno di aver consegnato il loro “culettiâ€� lisci e vergini nelle mani di chi saprĂ  farne un sapiente uso. Si accorgeranno presto quanto sia cara e illiberale l’oligarchia dei poteri forti. Si accorgeranno quanto peserĂ  la sovrastruttura dei banchieri e degli speculatori sulle spalle dei semplici cittadini.
E del resto basta leggere qualche indiscrezione su quanto intenderà fare il Governo Monti, non eletto alcun cittadino, ma sostenuto da chi non vuole assumersi la responsabilità politica di certe manovre e certe misure. PerchÊ bisogna dare pane al pane e vino al vino: la destra ha la grande capacità (e l’onore) di assumersi il peso e l’onere delle scelte impopolari quando servono; la sinistra non ha questa capacità, perchÊ è una forza politica codarda e opportunista. Il suo obiettivo è capitalizzare le scelte impopolari fatte da altri. Vuole sempre mantenere la propria apparente verginità, là dove invece è una puttana navigata. Del resto, i Governi Tecnici hanno proprio una sifatta funzione: assumere scelte impopolari al posto dei politici, affinchÊ questi siano esenti da responsabilità davanti al popolo. Il disegno del resto è sempre stato chiaro: la sinistra (e il terzo polo) volevano il governo tecnico per assumere decisioni pesanti, per poi presentarsi all’elettore senza le conseguenze politiche di queste decisioni, prese formalmente da un gruppo di burocrati sostenuti da tutti. Se queste non sono codardia e viltà, ditemi voi cosa sono.
Ma andiamo a vedere cosa ci cucinerà il professore economista, international advisor di Goldman Sachs. Beh, prima di tutto una bella patrimoniale, che non guasta. Poi, a quanto è dato sapere, ritornerà per la nostra gioia l’ICI sulla prima casa, con una chicca:

l’aumento delle rendite catastali sulla quale calcolarla. Dopo di che, un prelievo ulteriore sul reddito che farà aumentare la pressione fiscale dal 43 al 48%. In piÚ sono previsti un bel po’ di tagli allo Stato sociale che faranno impallidire quelli addebitati al governo di centrodestra.
Questo però è solo l’inizio. Per salvare banche e finanza dalla speculazione e per mantenere l’Italia nel circuito euro, ormai tiranneggiato da Francia e Germania, ci saranno altre misure “lacrime e sangueâ€� che colpiranno soprattutto il ceto medio basso. Ma la responsabilitĂ  della loro adozione non sarĂ  della sinistra che ha fortemente voluto questo governo, ma dei burocrati. CosĂŹ il PD e compagni potranno presentarsi agli elettori lindi come dei bimbi, senza cioè essersi sporcati le mani e senza averci messo la faccia. Del resto, fin dall’inizio, era questo il loro obiettivo. Una volta vinte le elezioni potranno poi fare i cazzi che vorranno, e tutti i dementi che oggi festeggiano l’uscita di scena del Cavaliere, ne saranno pure lieti.

di Martino © 2011 Il Jester