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Dalla Parte Degli Oppressi

Creato il 15 febbraio 2015 da Ilbocconianoliberale @ilbocclib

“Dalla Parte Degli Oppressi” è da ormai un anno il tema fondamentale della campagna di Studenti Bocconiani Liberali, ed ha generato sorrisi, fastidi e candide constatazioni d’inopportunità. Dolce e Gabbana, Corona, Brigitta Bulgari… perché loro? Perché non i bambini affamati? Perché nessuno pensa ai bambini? E i Marò?
E allora siamo proprio degli stronzi, oppure il punto è un altro e questi personaggi sono né più né meno che un simbolo. Delle due l’una.
Chiaramente il punto è un altro, perché, grazie al cielo, Depardieu e Maradona non hanno bisogno e non se ne fanno niente della nostra solidarietà (forse non se ne farebbero niente nemmeno i Marò, ma non vogliamo indagare). 10375130_840827425935985_4395877938292564314_n La ragione per cui scegliamo e sceglieremo sempre soggetti spavaldi, irritanti o semplicemente provocatori è sottolineare il rischio che la giustizia diventi un presidio della sfiga e del perbenismo, uno strumento mediatico le cui condanne sanno di lieto fine di una soap opera. “Corona è un tamarro, la galera se la merita!” Si dice, ed è facile pensare, ammettiamolo, che se si tratta di Corona la paura di aver incarcerato un innocente si può smorzare. Ma questa non è giustizia, è il solito esercizio arbitrario del potere, che si alimenta di bigottismo e sostiene la paralisi e lo “status quo” sotto l’egida della pace sociale.
Siamo liberali anche perché combattiamo i taboo, che oggi fanno di cognome “correttezza politica”.
La correttezza politica è il vincolo a dire solo una verità filtrata, e quello che si perde, ciò che si cesella via è una parte del discorso, quella che magari chiarisce e scagiona una di queste brutte facce.

Questo discorso sui taboo è molto più concreto di quanto non si pensi: nessuno, per esempio, criticherebbe chi cambia occupazione dietro l’offerta di uno stipendio più alto, ci mancherebbe, il mercato del lavoro seleziona così i più talentuosi, ma non appena lo stesso individuo cambia nazionalità per una migliore pressione fiscale, beh, apriti cielo! Quanta immoralità! Quanta avidità! SBL Gruppo Oppressi   Facile, troppo facile, stare sempre dalla parte del senso comune: è tutto così aggraziato, è tutto così eufonico. Il rischio è che l’eufonia si sostituisca al diritto, ma questo rischio è un rischio molto comodo, perché, seppur sbagliato, è tutto sulle spalle dei gradassi e dei cocainomani. Facile, troppo facile essere Charlie, un po’ meno facile essere Gerard Depardieu o Brigitta Bulgari. Noi scegliamo di sponsorizzare le battaglie meno facili perché più dense di significato per l’esperienza quotidiana di milioni di oppressi. Noi gli indicibili li difendiamo, stando con loro, dalla parte degli oppressi.

Nicola Rossi


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