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E se alla fine non ci resterà da fare altro che turarci il naso?

Creato il 10 ottobre 2012 da Iljester

E se alla fine non ci resterà da fare altro che turarci il naso?Ho seguito con un certo disinteresse gli ultimi epici sviluppi della nostra politica. Il caso Fiorito è stato un colpo troppo forte, anche per il sottoscritto, convintamente garantista. E non già perché quest’uomo apparteneva al PDL, ma perché egli è l’ennesima dimostrazione che il nostro è un sistema marcio fino al midollo. E certamente non ci si può nascondere dietro le etichette di partito: destra, sinistra, centro, perché Fiorito – sappiamo – è in buona compagnia, e nessun partito o movimento in Italia può impartire lezioni di moralità a chicchessia. Soprattutto a noi, cittadini comuni, che lottano ogni giorno contro i disservizi generati dagli sprechi della politica e dal malaffare.

Eppure, benché consapevole di questo, la rabbia è forte, perché è chiaro che il marcio che viene scoperchiato ogni santo giorno dalle forze dell’ordine poi al fin fine avvantaggerà solo la sinistra, forse un pochino più furba nel non dar peso alle proprie magagne, e forse perché ha da sempre avuto dalla sua “complici” politici, istituzionali e giornalistici che le permettono di mostrarsi all’opinione pubblica come pura e immacolata, come la vera speranza di noi poveri italiani, in balìa di un governo di banche e assicurazioni e con una forza moderata ormai sbrindellata o per via dei guai giudiziari di certi suoi discutibili esponenti, oppure per gli egoismi personali e per lo scarso profilo ideale degli altri.

E se alla fine non ci resterà da fare altro che turarci il naso?

E a conferma di questa mia impressione, si moltiplicano le opinioni secondo le quali davanti a questa classe politica, non resta che la sinistra. Ma davvero – mi chiedo – uno come Vendola potrà mai rappresentare gli interessi di tutti gli italiani? Dei cattolici, dei liberali, delle partite IVA e in generale di coloro che non condividono neanche per sbaglio le sue idee antidiluviane e sessantottine? Davvero uno come Bersani, potrebbe mai reggere il confronto con i grandi del mondo: dalla Merkel, a Obama (io spero Romney)?

La verità è NO. La verità è che questa sinistra che rischia di governarci per i prossimi anni, si dimostrerà peggiore del precedente governo di centrodestra. La verità è che finiremo nelle mani dei comunisti e della loro genetica incapacità di interpretare il segno dei tempi. Forse non ostenteranno falci e martello, forse non agiteranno il Capitale di Marx, forse nemmeno lo conoscono il Capitale di Marx, ma è chiaro che il loro obiettivo è sempre lo stesso: uniformare, omogenizzare, livellare e controllare la vita dalla culla alla morte. L’ottica del socialismo totalitario, magari travestito da un garbato e politicamente corretto sistema democratico è il loro fine. Niente più opinioni controcorrente, niente più critiche al sistema, niente più volgari attacchi all’estremismo islamico. Tutto piatto e omologato. Tutto asettico e buonista.

Ma l’alternativa seria qual è? La neo resuscitata Forza Italia di Silvio Berlusconi? Bah! Io credo che le minestre riscaldate non siano mai buone e anzi spesso risultano pure indigeste. E allora quale? Il PDL in mano ad Angelino Alfano? Per carità! Il PDL avrebbe avuto una sua logica se non avesse avuto nel suo seno gente come Fiorito e compagni cantanti. Dunque chi? Chi mai potrebbe oggi rappresentare i moderati? L’UDC, FLI e le loro giravolte? Lasciamo perdere: ritengo che i politici che cambiano troppo spesso casacca e girano le spalle agli alleati non siano degni di fiducia alcuna.

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La realtà dunque è quella che è. È una realtà triste. Come “moderati” siamo messi piuttosto male: se non son democristiani, son berlusconiani, e se non sono berlusconiani sono socialisti. Dal dannato circolo vizioso non si esce. O forse non si vuole uscire affatto. Perché in fin dei conti, nel loro microcosmo, ogni singolo esponente politico, ha solo un patetico e grezzo obiettivo: essere rieletto. Poco importa chi poi vada a governare il paese. È un dettaglio secondario. È la nicchia di potere quella che conta. E se non è zuppa (un ministero) sarà pur sempre pan bagnato (una poltrona da parlamentare).

Ma è certo che non si può accettare che sia la sinistra a godersi la zuppa. Perché quella zuppa per noi cittadini si rivelerebbe dannatamente salata. E allora ecco il dilemma: votare comunque e turarsi il naso? Oppure andarsene al mare o a farsi una scampagnata? La scelta è determinata dalla coscienza politica di ognuno, ma è chiaro che è difficile turarsi il naso, perché la puzza è tale e tanta, che anche con una molletta grande come una casa e i ricettori olfattivi completamente andati, la si sente greve e pesante.

Io mi auguro che non si debba essere costretti a scegliere tra Casini e Vendola o Grillo e Fini, o Bersani e Montezemolo. Sarebbe come dover scegliere se morire impiccati oppure ghigliottinati. Una scelta terribile, che solo in Italia potrebbe – purtroppo – tramutarsi in una oscena realtà.


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