He told her: why is your face and hair uncovered? Why don’t yo…u stay at home? She found no better answer than to take off her shoe and slap him on the face!”
“Se una rivoluzione è andata male, bisogna farne un’altra”. Questo sembrano pensare oggi gran parte degli egiziani, che molto probabilmente hanno partecipato l’anno scorso alle manifestazioni di piazza Tahrir e sono delusi di trovarsi, dopo più di 30 anni di regime di Mubarak, i Fratelli musulmani e i salafiti al potere. Perciò molte sono le manifestazioni inscenate in questo periodo dalla popolazione in Egitto, manifestazioni che ancora una volta hanno come epicentro la piazza resa celebre dalla Rivoluzione del Loto.
Pagina Sociale
Girando per il celeberrimo social network, Facebook, mi ha colpito la foto scattata durante una di questi eventi. Una donna, senza velo sul capo e con un cappotto, gira dall’altra parte con una scarpa la faccia di un “religioso” islamico, mentre un giovane incappucciato (un poliziotto?) la trattiene e la polizia osserva. La didascalia spiega che l’uomo ha chiesto alla manifestante come mai non portasse il velo sul viso o sui capelli e quella è stata la reazione, rabbiosa ed esasperata, della donna. Che ha e sa di avere il sacrosanto diritto di essere considerata un essere umano, non un oggetto sessuale in base a ciò che porta o non porta addosso, sui capelli o addirittura sulla faccia.
Oltretutto il tirare le scarpe a qualcuno, è uno dei peggiori gesti tipicamente arabi per mostrare disprezzo verso qualcuno: chi non ricorda il lancio di scarpe contro George W Bush da parte di un giornalista iracheno nel 2008?
Vederlo da parte di una donna contro un integralista islamico, mi ha resa immensamente felice ed orgogliosa. Onore a questa donna egiziana! Ma anche preoccupazione, perché era trattenuta dagli agenti. Dove sarà adesso? Che conseguenze subirà?
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