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Guerra in Libia: la lucidità di Bossi. I francesi? Abili democratici che fanno i loro interessi. Noi invece abili a prenderla in quel posto

Creato il 20 marzo 2011 da Iljester
20 marzo 2011 | Politica | Permalink

Guerra in Libia: la lucidità di Bossi. I francesi? Abili democratici che fanno i loro interessi. Noi invece abili a prenderla in quel postoBeh, ormai è chiaro che l’Italia – per una volta – avrebbe dovuto essere un po’ più cauta prima di accodarsi a Sarkò, Obama e Cameron. Qui si tratta di una «guerra» che è praticamente vicino a casa nostra e che può portarci solo rogne. Dal suo esito infatti rischiano di dipendere due conseguenze infauste per gli interessi italiani. La prima – sappiamo – è smaccatamente economica. Non a caso, cacciato Gheddafi, i francesi – abilissimi democratici, come dice Bossi, a fare i loro interessi – vorranno introdursi nel grasso mercato petrolifero libico, visto che con Gheddafi non c’era trippa per gatti. Dopo di che (ed è la seconda conseguenza) l’Italia verrà scalzata o quasi dai lucrosi contratti, ma dovrà tenersi la massa di immigrati che fuggiranno da un paese in rovine.
Ecco disvelato il significato della emblematica frase di Bossi. Si dividono le succulente pietanze petrolifere con i francesi, e forse con gli inglesi, ma i piatti da lavare resteranno tutti alla sguattera Italia, che dovrà accollarsi gli oneri dei disperati e magari pure i terroristi che si confonderanno a loro nei barcori della disperazione.
Un bell’affare per il nostro paese. Spesso pacifista fino al rimbambimento, e per una volta che avrebbe dovuto esserlo, non dico completamente, ma almeno cautamente e intelligentemente, parte in quarta a prestare basi e aerei per attaccare un paese vicino, quasi amico e con una serie di accordi economici super-vantaggiosi per noi, e senza una chiara argomentazione umanitaria che potesse almeno lontanamente giustificarla.
Certo, sono pur vere anche le ragioni di chi invece ha sostenuto l’intervento: se non ci muovevamo, i francesi avrebbero fatto gli assi pigliatutto, e all’Italia sarebbero restate le briciole, una volta cacciato il rais di Tripoli. Eppure, anche questa sarebbe stata un’eventualità tutta da verificare, perché – volenti o nolenti – il nostro paese è pur sempre la frontiera d’Europa, ed è attraverso il nostro territorio che passano gli immigrati, molti dei quali si spargono in mezza Europa, Francia compresa. Per cui, l’Italia avrebbe comunque avuto un ruolo di primo piano anche se non si fosse esposta come si è esposta oggi. E del resto, credete davvero che una volta cessate le bombe, la Germania che si è tenuta fuori dalla rappresaglia militare, verrà messa da parte quando ci saranno da prendere le decisioni importanti? Vi dico io come potrebbero andare le cose: è più probabile che a essere messa da parte, nonostante l’ampia collaborazione, sia l’Italia, ma non la Germania che può contare su un peso economico due volte quello italiano.
E allora? Allora ha ragione Bossi. Sarebbe stato meglio essere maggiormente cauti, almeno una volta. E sarebbe stato meglio non appiattirsi troppo sulle posizioni dei cugini francesi, la cui democrazia è sempre declinata in senso di tutela dei propri interessi. E che i francesi nel Mediterraneo abbiano forti interessi, non v’è dubbio, benché lascino all’Italia le rogne sull’immigrazione clandestina, come è stato ampiamente dimostrato con la crisi tunisina. Cosa che potrebbero fare anche con la Libia: a loro lo sfruttamento delle fonti energetiche, a noi gli immigrati. Siamo o non siamo abili a prenderla in quel posto?

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Autore: Il Jester » Articoli 1379 | Commenti: 2235

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Tags: attacco nato, bombardamenti tripoli, crisi libica, francesi, Francia, gheddafi, guerra libica, lega, libia, Sarkozy, umberto bossi
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