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le fettucce che sognano il mare

Da Alex

le fettucce che sognano il mare
     Credo che possiamo essere tutti d'accordo se dico che la buona cucina, oltre alla pratica e alla tecnica, è soprattutto un atto di creatività. Ma cosa è la creatività? Domanda per nulla banale visto che le definizioni disponibili sono infinite e spesso, se non in contraddizione tra se stesse, quanto meno elaborate partendo da punti di vista molto diversi.
    Per me probabilmente è la capacità di partire dal visto, dal conosciuto, dall'introitato, in altre parole dall'essenza stessa dell'individuo e della sua storia, e in modo spontaneo e non cosciente ricavarne un'idea nuova. Quell'idea potrà essere nuova solo per te o magari per molti ma difficilmente sarà completamente originale perché tutti viviamo immersi in bagno di conoscenza diffusa e comune. Ma anche avesse la tua idea un valore di novità per te solo, questo non diminuirebbe il valore del processo creativo. Al massimo vorrà dire che non ti porterà né ad una candidatura al Nobel né, per esempio, a diventare uno chef di fama mondiale. D'altro canto va detto che la nostra idea deve pur sempre essere condivisibile, e come tale deve incontrare in qualche modo la cultura e le conoscenze degli altri, cosa che sembrerebbe negarne quantomeno l'eccesso di novità. 
    Ma non esageriamo e torniamo in cucina, prendiamo un frigorifero quasi vuoto e un'immagine mentale improvvisa come questa, rubata ai ricordi di un viaggio fatto sulle orme del Commissario Montalbano:
le fettucce che sognano il mare
   Mischiamo liberamente il tutto ed ecco che ne nasce un piatto di pasta veloce e saporitissimo. Poi, mentre lo mangi, ti rendi conto di come si tratti di un ibrido, una sintesi di due classici primi piatti siciliani: la pasta con le sarde (ma senza sarde né finocchietto!) e la pasta ca' muddica (ma in una versione più ricca di sapori). Come vedete quindi niente di nuovo sotto il sole ma ciò non toglie che vi stiate assaporando un piatto squisito. E che possiate quasi sognare di stare guardando quel mare!
le fettucce che sognano il mare
Ingredienti (per 2 persone):
6-8 filetti di alici sott'olio
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaio di uva passa ammollata e strizzata
4 cucchiai abbondanti della panure descritta QUI
200 gr di fettucce Garofalo
2 cucchiai di olio evo
le fettucce che sognano il mare
Fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata.Nel frattempo in una padella antiaderente scaldate e fate sciogliere le alici, aggiungete i pinoli e fateli tostare leggermente. Unite quindi la panure e l'uva passa e fate soffriggere fino a doratura del pangrattato.Scolate la pasta al dente e ripassatela in padella con il condimento. Prima di servire, se necessario, irrorate con un filo di olio evo a crudo.

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