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LEI (Her)

Creato il 28 febbraio 2014 da Ussy77 @xunpugnodifilm

her-lei-poster-itaJonze e l’amore nel ventunesimo secolo

Spike Jonze stupisce nuovamente mescolando fantascienza e melodramma e mette in scena una fantastica storia d’amore tra l’asociale Joaquin Phoenix e il sistema operativo Scarlett Johansson.

Theodore è un impiegato dell’azienda Belleletterescritteamano.com, nella quale è un dedito e appassionato lavoratore. Scrive missive molto toccanti per altre persone, ma sta vivendo un periodo di depressione a causa della burrascosa interruzione del suo matrimonio. Non riuscendo a dimenticare la sua sposa, Theodore si rifugia nei videogiochi e nell’acquisto di un rivoluzionario sistema operativo (OS1), dotato di una raffinata intelligenza artificiale. Così Theodore entra in contatto con Samantha, voce che si rivela ben presto umoristica e molto perspicace. Ma Samantha è molto di più perché da assistente diviene amica fidata e il loro rapporto si tramuta ben presto in una storia d’amore unica.

Il futuro rappresentato da Lei (Her, 2013) non appare troppo lontano. Los Angeles è ancora largamente popolata, ma le persone che percorrono le sue strade parlano da sole o, sarebbe più corretto, dialogano con il proprio computer. Ed è qui che vuole andare a parare Jonze, raccontando una storia nella quale si assapora surrealità e paradossalità, ma che si rivela non molto distante dalla vita contemporanea, nella quale la tecnologia sempre più sta sostituendo i rapporti sociali. Il regista spinge all’eccesso questa situazione attuale, tuttavia il risultato non assume le proporzioni di una vera e propria denuncia. Perché l’amore rappresentato in Lei è reale, è mentalmente puro e l’autore preferisce interrogarsi su altre questioni: la possibilità che l’essere umano perda il controllo  innamorandosi delle proprie creazioni e la capacità di “sentire” delle nuove intelligenze artificiali. Questo pare il centro, ma Jonze lo affronta in maniera totalmente nuova, mischiando filosofia e fantascienza, fisica e bioetica, corpo, materia e sentimenti.

Lei è un prodotto rivoluzionario, che approccia la gestione delle emozioni in modo totalmente unico, mettendo in scena un rapporto che si può gestire nel modo e nei tempi più congeniali. E il tutto è socialmente accettato, comprensibile strumento per superare traumi e andare avanti. Tutto ciò passa attraverso lo sguardo di Joaquin Phoenix (attore eccezionale), volto emittente e ricevente dell’intera sceneggiatura, un uomo “solo” contraddistinto da un’intensa sensibilità.

Lei, non perseguendo la denuncia ma preferendo indagare l’attualità ponendoci di fronte a uno specchio non così distorto, riesce ad arrivare al cuore dello spettatore, che si dimentica la surrealità della vicenda e assapora il suo aspetto melodrammatico misurato e allo stesso tempo intenso e caratterizzato da una fotografia immersa nei colori caldi di una Los Angeles socialmente “fredda”. In conclusione si può affermare che Lei è una pellicola attenta alle emozioni e che ostenta un anticonvenzionalità sentimentale, che cattura lo spettatore. Un prodotto ridotto ai minimi termini, che esibisce il lungo processo attraverso il quale viene elaborata la fine di un amore, sottolineandone i passaggi fondamentali: l’esigenza di andare avanti, lasciare il passato dietro di sé e voltare pagina. Un percorso che in Lei viene pesato adeguatamente e traslato attraverso esperienze estreme e grottesche e un amore tecnologico, che ribalta la dicotomia classica tra uomo e macchina. Applausi.

Uscita al cinema: 13 marzo 2014

Voto: ****


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