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Mondiali: poker Germania, USA buona la prima

Creato il 17 giugno 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

GERMANIA - PORTOGALLO

La prima sfida del gruppo G dei Mondiali 2014 si consuma all’Arena Fonte Nova (Salvador de Bahia) alle 18 italiane tra Germania e Portogallo. Più di 50’000 gli spettatori per questo match che promette spettacolo, considerate anche le condizioni meteo relativamente accettabili: 29°C e 65% di umidità. I tedeschi, secondo le indicazioni di Joachim Löw, si schierano in campo senza una vera punta di riferimento, ossia col “falso nueve” tipicamente spagnolo: Götze, Özil e Müller sono gli uomini chiamati a svariare su tutto il fronte offensivo, scambiandosi costantemente di posizione. I lusitani, invece, si dispongono secondo il più classico 4-3-3, con Hugo Almeida appoggiato da Nani e dalla merengue Cristiano Ronaldo.

L’inizio del match è concitato e questo provoca errori in fase di impostazione da una parte e dall’altra: prima è il Portogallo a recuperare palla, con Hugo Almedia che recupera palla e serve l’ala del Real Madrid, il cui mancino è controllato da Neuer. Due minuti dopo, invece, è la volta della Germania: rinvio sbagliato da parte di Rui Patricio che è fuori dai pali, Khedira prova la botta da fuori, ma la palla esce non di molto. Al 10′ del primo tempo, ecco la prima svolta della partita: João Pereira commette fallo su Götze nella propria area ed è rigore. Ammonito il portoghese, sul dischetto si presenta Thomas Müller. L’uomo del Bayern battezza l’angolo in basso a sinistra, Rui Patricio può solo intuire ed è 1-0. Dopo una fase di stallo che vede Hugo Almeida abbandonare il campo per un problema muscolare, al 31′ è ancora Götze a rendersi protagonista: il giovane centrocampista offensivo, servito da Özil, tira a botta sicura, ma la conclusione è deviata in angolo. Angolo da cui scaturisce il raddoppio tedesco: Kroos scodella in area un pallone che Hummels, dimenticato dalla difesa lusitana, insacca facilmente di testa. I portoghesi, ormai in balìa della Germania, solo con l’orgoglio tentano qualche sortita offensiva, ma ogni speranza di remuntada viene meno al 37′: pasticcio di Pepe che, pressato da Müller, decide di dare una manata in faccia al tedesco e di invitarlo a rialzarsi in maniera poco ortodossa. Per l’arbitro non ci sono dubbi, è rosso per il centrale campione d’Europa. Poco dopo è il suo compagno di club a rischiare: Fabio Coentrão, infatti, colpisce al volto Khedira con una gomitata, ma è graziato da Mazic, che non lo ammonisce neanche. Nel finale di primo tempo si fa vedere ancora in avanti la Germania, prima con Götze, sempre nel vivo dell’azione, e poi con Müller, che firma la propria doppietta con un gol di rapina da vero centravanti, sfruttando un rimpallo favorevole con Bruno Alves. Si conclude così sul 3-0 per la Germania il primo tempo.

Il secondo tempo si apre con un cambio tra le fila dei portoghesi: fuori Miguel Veloso e dentro Ricardo Costa. Nonostante questo tentativo di Bento di cambiare l’inerzia del match, l’effetto della sostituzione è pressoché nullo. Die Mannschaft gioca a torello per lunghi tratti della sfida, per poi accelerare improvvisamente il ritmo con qualche fiammata, con Götze e Müller protagonisti di ogni tentativo in avanti. Özil è il meno brillante dei tre e Löw se ne accorge: fuori il trequartista dei Gunners e dentro l’esterno offensivo dei Blues, André Schürrle. Un minuto dopo il CT portoghese è costretto al terzo cambio a causa di un altro infortunio: Coentrão, infatti, è costretto ad uscire per un problema all’adduttore, al suo posto entra André Almeida. Ad ogni modo, non c’è due senza tre: questa volta tocca a Mats Hummels lasciare il rettangolo di gioco per una caduta scomposta in seguito ad uno scontro aereo, con il difensore centrale che viene sostituito dall’uomo dell’ultimo minuto, Mustafi. Tornando al calcio giocato, invece, al 75′ Eder, toccato da Höwedes in area, reclama il rigore, che però non viene concesso. Sul rovesciamento di fronte, dunque, il neo-entrato Schürrle mette un pallone insidioso in area piccola, Rui Patricio non trattiene e Müller si porta a casa il pallone: tripletta per lui e poker Germania sotto gli occhi di Angela Merkel. Joachim Löw, infine, regala la standing ovation al campione di casa Bayern, richiamandolo in panchina. L’ultima emozione della partita è una punizione potente, ma poco angolata, di Cristiano Ronaldo, a cui Neuer nega il gol della bandiera.

RISULTATO FINALE: GERMANIA - PORTOGALLO 4-0 (12′ (rig), 45′+1′, 78′ Müller, 32′ Hummels)

TOPMüller e Götze: i due gioiellini bavaresi fanno il bello e il cattivo tempo là davanti. Il primo decide la sfida con una tripletta da grande attaccante, il secondo è sempre presente in ogni azione di rilievo della squadra tedesca ed è bravo a conquistarsi il rigore che sblocca la gara.

FLOPPepe e Ronaldo: i campioni d’Europa in carica con il Real Madrid deludono ampiamente le aspettative della vigilia. Il centrale di difesa va sotto la doccia anzitempo per una sciocchezza imperdonabile ad un Mondiale; l’ala, invece, è impalpabile per tutto l’arco della sfida e viene fischiato ogni volta che tocca palla.

 

GHANA – USA

La seconda gara del girone va, invece, in scena a Natal, all’Estadio das Dunas, alla mezzanotte italiana. La temperatura è di 26°C, ma l’umidità tocca il 75%, fattore che potrebbe favorire alla distanza le Black Stars, maggiormente abituati a questo clima. Tra gli uomini guidati da Appiah troviamo molta Serie A: Asamoah, Muntari, Essien, Badu e l’ex rossonero Kevin Prince Boateng fanno, infatti, parte della spedizione ghanese in Brasile. Nelle fila statunitensi, invece, spiccano i nomi di Clint Dempsey e Jozy Altidore, impegnati a reggere il peso dell’attacco.

La partita è molto vivace e bastano 32″ per assistere alla prima realizzazione: da una rimessa laterale, la palla arriva proprio a Dempsey che, grazie ad una serpentina, arriva davanti al portiere e insacca, con la palla che scheggia il palo prima di gonfiare la rete. Senza grandi emozioni, la gara è comunque frizzante ed equilibrata per tutto il corso del primo tempo. Nella seconda frazione, invece, la compagine a stelle e strisce si limita alla fase difensiva e a sporadici contropiedi. Il Ghana, quindi, si riversa in avanti e, dopo una serie di occasioni sprecate, trova il pari in seguito ad una bella azione sulla fascia sinistra: da applausi il tacco di Gyan a smarcare André Ayew, il quale buca Tim Howard sul primo palo con un esterno mancino. L’euforia della banda Boateng viene, però, immediatamente stroncata: sugli sviluppi di un corner dalla destra, John Brooks schiaccia di testa tutto solo e mette a segno il gol che vale i primi tre punti statunitensi in questi Mondiali.

RISULTATO FINALE: GHANA – USA 1-2 (82′ Ayew (G) – 1′ Dempsey, 86′ Brooks)

TOPDempsey: gol lampo ed ottima prestazione per il centrocampista offensivo dei Seattle Sounders, che consente di portare a casa una importantissima vittoria nell’esordio degli USA in Brasile.

FLOP – l’attacco del Ghana: il reparto offensivo degli africani spreca nel corso del secondo tempo innumerevoli occasioni, che avrebbero potuto cambiare la storia della partita e, forse, anche dei Mondiali.

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