Magazine Lavoro

Pub life

Creato il 21 ottobre 2010 da Lacocchi @laCocchi
Lavorare in un pub ha i suoi lati positivi, e i suoi lati negativi.
Voi entrate, bevete e parlate, lasciate bicchieri e mance, e io vi dico che dietro a tutte quelle birre e quei cocktails c'è un mondo intero fatto di lavaggi, stoccaggi del bar, cellophan, tagli e graffi sulle dita, bottiglie impossibili da aprire, e bottiglie di vino abbandonate che ci finiamo noi dopo il turno.
Vediamo di fare una lista rapida dei pro e dei contro della vita da barista al pub. Così se avevate dei dubbi sull'intraprendere una carriera da barista in un pub inglese, potete mettere una crocetta [X] sui punti elencati.
E poi fatevi voi i conti se ne vale la pena o no, che ho lasciato Minkiagraria proprio perchè uno degli ultimi esami era matematica, e quindi ovviamente mica mi metto a fare i conti, io.
LAVORARE IN UN PUB.
PRO:
1- I fichi e le fiche.
Il mio pub pullula di fichi e fiche. Ma seriamente, eh. Una percentuale di fichi e fichi così alta che riesce a distrarti nello spillare le pinte.
Le ragazze sono quasi tutte bionde, così bionde e così simili che ogni volta do la birra o la vodka e soda e fresh lime a quella che mi aveva chiesto il gin and tonic, e viceversa.
I fichi sono di tutti i colori, e di tutte le altezze. E quando mi chiedono le cose sono così intenta a fissare la loro faccia che non capisco cosa mi dicono. Tipo quello di ieri sera. Che mi ha chiesto una Kronenburg e si è ritrovato in mano una Guinness tanta era la sua bellezza e il suo sorriso bianco smagliante.
I fichi e le fiche, comunque, poi attaccano bottone, in qualche modo. E quindi va a finire che li conosci, e poi che ti offrono da bere, e che "Ti compro un drink, ok? Magari due", che ti danno le mance, che ogni volta ti raccontano dove sono stati in Italia e che cosa hanno visto, e che ti lasciano i numeri di telefono sui tovagliolini. [X]
2- I colleghi.
Matt il rosso a parte (che ora siamo anche amici su FB, e pensavo di dedicargli un fan club, dopo che ho scoperto che tutti voi lettori del Bloggo lo volete conoscere. Ho anche scoperto che il poverino è succube della sua ragazza matta, spagnola e gigantesca nel senso del peso specifico, e che tutti al pub lo prendevano in giro per l'alitosi tenebrosi cui era soggetto. Vi lascio con la perla che mi ha regalato per il nostro ultimo shift insieme, che è stato, come sempre, uno strazio. La perla è questa: "Cotanza, che cosa farai qui al bar senza di me, eh? Ti mancherò moltissimo. Ma verrò a controllarti."Io già tremo dalla paura. ), a parte lui il resto dei miei colleghi sono simpaticissimi. Pure palo, quello bello, ora ha cominciato a parlarmi e ci facciamo dei risatoni.
Il mio pub sembra un Beautiful made in Albione: inciuci, baci di nascosto, ex inviperite che vengono a sbronzarsi e mi raccontano delle storie con il mio manager, donne che si gettano sul bancone in cerca di arraffare birre gratuitamente, ragazzi ubriachi che mi vogliono offrire bottiglie di vino e shots mentre lavoro, la manager che è presa bene per un banchiere spagnolo e flirta da dietro il porta vivande con occhi languidi.
Se volete divertirvi, andate a lavorare in un pub. [X]
3- I Regulars.
I regulars sono quelli che tutte le sere, pioggia vento neve e altre condizioni avverse, siedono i loro culetti sulle sedie del pub e bevono sempre le stesse cose. Non sbagli mai.
Loro sono i fortunati possessori del tanto agognato 10% discount, chiamato da loro anche "Il bottone rosso", perchè sullo schermo della cassa corrisponde a un bottoncino rosso.
Sono di solito soggetti allucinanti che vengono a bersi 'na bira alle 16, e restano li a fare le parole crociate sul bancone, o a leggere, o a non fare un cazzo. Oppure si ritrovano post lavoro e non se ne vanno più fino a chiusura.
La cosa bella dei regulars è che hanno sempre storie interessanti da raccontarti. Come Martin, settantanni suonati e con qualche dente mancante, che mi ha raccontato essere un ex pilota di rally, e che, secondo lui e la sua bottiglia di Pinot Grigio, correva nella scuderia Ferrari.
"Mi devi aver visto in tv, pensaci bene. Non ti sembro uno conosciuto?" mi ha detto scolandosi un bicchiere tutto di filato. [X]
4- Gli agganci interessanti.
Al pub si fanno conoscenze incredibili. Agganci per tutti i gusti. Chiacchierate di tutti i tipi: dal lavoro, ai cazzi degli altri, alla politica italiana, a Gordon Brown, per finire con come potrei guadagnare moltissimi soldi dal Bloggo. Ah, e poi mi chiedono sempre:"Ma scriverai di me sul tuo blog?" E io sorrido garbatamente, e nel frattempo già ho in mente un post su di loro.
Ma nominiamo i nuovi agganci della settimana: un ufficiale giudiziario (il nome non me lo ricordo, l'ho affogato nella Starapromen, nonchè birra ceca) della Metropolitan Police di Londra, che mi ha proposto un venerdì con le pattuglie della polizia a fare gli arresti in giro per le strade londinesi.
"Sai che articolo che kick the asses che scriveresti", salvo poi andare a cena fuori con lui e\o alla Tate Modern a vedere una mostra insieme, ovviamente.
Un certo David, che viene sempre al pub e potrebbe rientrare nei regulars, ma dato che non è squattrinato ma anzi è molto ricco, non rientra nella categoria.
David e il suo bicchiere di Sauvignon Blanc ieri mi hanno detto di portare il mio cv, che hanno già capito che io sono una sveglia e saprebbero già dove posizionarmi per uno stage. Detto, fatto.
E senza cene ne tanto meno visite alle mostre necessarie per sancire il patto.
Rupert, chiamato anche piccolo Lord. Head hunter di professione, semi Lord, è pure un aggancio molto valido. Ma non vi dico nulla. Shhhht.
Ryan, il commercialista riccioluto. Non ho capito che cosa fa, da dove viene, perchè ha un accento del nord allucinante e si mangia tutte le parole. Non ho capito nemmeno il perchè il suo cognome è decisamente calabrese o comunque terone, ma insomma, lui si è proposto di mettermi a posto il blog e di farmi diventare ricca.
E io vi ricordo che "In birra Veritas". [X]
5-Get rich or die trying.
La paga al mio pub non è il massimo. Ma le mance sono il massimo. E piuttosto di stare 9 ore con il culo appiccicato alla sedia e la faccia dentro a uno schermo a parlare di prodotti ecocompatibili, mi faccio un turno di 10 ore in mezzo alla cittadinanza posh londinese, alla birra e alle fiche di legno.
E poi vuoi mettere quante idee per il Bloggo [X]
E ora passiamo ai contro. Che possono farvi cambiare idea... o forse no?
CONTRO:
1-La tua vita sarà al pub
Se lavori full time, mi spiace dirti che la tua vita sarà li dentro. I turni dipendono dalle settimane e dal sentimento che percorre il corpo del tuo manager nel momento della stesura degli orari. Proverà della crudeltà? Sarai tutte le sere nel weekend. Sarà posseduto dal fastidio? Sarai doppio turno due giorni di fila, nel weekend. Sentirà un sentimento d'amore e compassione? Sarai dalle 10 alle 19 quasi tutti i giorni.
Le serate? Aahahahah. Ricordo lontano.
Il venerdì in discoteca ad incontrare spazzini pazzi per le strade londinesi? Aahhahaha.
Natale? Quello ok, dai, ti permettono di tornare a casa. Ma solo e solo se lavori a Capodanno. Ahahhaha.
Indoviante io cosa faccio a Capodanno quest'anno? Ahahhahah.
Che cosa ridete? [X]
2-If I was a rich girl, ti romperei i coglioni al pub
Se lavorate a Chelsea, le fighe non saranno sempre simpatiche. Anzi, tenderanno alla legnosità, diventando così le mie amate fighe di legno.
Le fighe sanno essere delle gran rompi balle: e la coca cola senza ghiaccio, e due cubetti due di ghiaccio nel vino, e lo spritzer non me lo fare con troppa soda, e puoi spremere più lime dentro al mio cocktail? E poi la mia preferita: "Scusa, la vodka tonic era con la slim tonic, sai, quella con meno calorie."
Guarda, ciccia, che anche se bevi la super slim tonic ma ti spari una dose doppia di vodka, la cellulite ti viene comunque. Capito?
E poi LEI, quella che sabato mi ha fatto fare un drink a me sconosciuto e per di più illegale, chiamato SNAKEBITE: metà sidro, metà birra e succo di mirtilli. A quanto pare una botta alcolica.
Lei, che, dopo averle detto che lo Snakebite è illegale, e già gliene avevo fatto uno e manco lo sapevo che non si fa nei pubs, ha voluto parlare con il manager, per comunicargli che LEI non era ubriaca, e che voleva bere lo Snakebite anche se illegale. Ecco. Lei.
Lei che quasi vi fa cacciare dal vostro lavoro, e che non vi lascia un centesimo di mancia. [X]
3- Bello, bello e cafone
Stessa cosa vale per i maschi. Non è che tutti i belli sono come il Piccolo Lord: simpatici e carini e gentili.
Ci sono anche i cafoni maleducati.
Ci sono quelli sbronzi che ti gettano i soldi in faccia, che ti fanno cadere la macchinetta per la carta di credito, che discutono del più e del meno invece che pagare e la fila cresce e la gente si agita. Ci sono quelli che ti urlano cosa vogliono da bere, oppure quelli che si appoggiano al bancone e attendono che tu legga nel loro pensiero e prepari il loro cocktail.
Poi ci sono quelli che spendono £150 di Champagne, di Vodka, di Tequila, di cose varie, non ti lasciano la mancia, e poi ti vomitano fuori dal pub. [X]
4- Cosa dici? Non ti sento!
Parlami, caro mio o cara mia, cos'è che vuoi da bere?
Venerdì sera, il pub si riempie. Tutti spingono sul bancone. Tu non hai più bicchieri, il vino è quasi finito. Devi andare in cantina. Devi fare pipì da un'ora ma c'è troppa gente. Devi bere dell'acqua. Ma è tutto un ordinare da bere. C'è la musica, c'è casino, tutti urlano. Gli inglesi quando ridono poi, vanno su di decibel e si fanno delle ghignate da rendere sordo anche un sordo.  E poi ci sei tu.
Tu, mi chiedi le cose con un filo di voce. E che ti incazzi se ti richiedo cosa vuoi.
E poi sai che fai? Dato che c'è poca gente, mi chiedi una cosa alla volta. Tipo: "Un gin tonic", pausa, dissolvenza, silenzio. "Ah, anche una Carlsberg", pausa, chiacchierata con gli amici, silenzio. "Altro?" chiederà la barista. "No." Fai il conto, dai il conto.
E con il conto in mano lui ti dirà: "Ah, sai cosa, mi fai altre 3 Guinness e due Gin e tonic?" [X]
5- Abbreviazioni, yes indeed.
1664- nota anche al mondo intero come Kronenburg.
"Posso avere una SIXTEENSIXTYFOUR?" 
Parla come mangi. Chiedimi una cazzo di Kronenburg.
CAB SAV- noto al mondo intero come Cabernet Sauvignon.
"Posso avere una bottle of CAB SAV?" 
Si chiama Cabernet Sauvignon, porca miseria.
PINO- noto al mondo intero come PINOT GRIGIO.
"Un grande bicchiere di PINO, please" 
Te le lascio le pigne dentro al bicchiere o te le tolgo?
G&T- noto al mondo intero come Gin and Tonic.
"Due G&T" 
Io la prima volta ho capito che la tizia davanti a me voleva un tè. Alle 10.30 di un venerdì sera. [X]
E così siamo pari, giusto? E quindi, che si fa?
Io aggiungerei che, oltre alle mille birre a chiusura [XX], non mi sono mai fatta così tante risate in vita mia [XXXX].
E quindi, siete pronti a join il club?
Il mio pub cerca personale, non siate timidi.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :