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Risveglio - Capitolo 8

Da Jitsumu
Attenzione! Per i contenuti ed il linguaggio il contenuto del post è riservato ad un pubblico adulto
VIII
  “O Prema! C’è un luogo dove non udrai nessun suono, dove non vedrai nessun colore. Questo luogo si chiama soggiorno al di là di ogni dolore (parama dama, o padam annamaya). È il regno della pace e della felicità. Là, punto della coscienza fisica, la mente trova riposo. Tutti i desideri, tutte le aspirazioni svaniscono. Gli organi sensoriali (indriyas) restano calmi; l’intelletto cessa di funzionare: non ci sono più né liti né dispute. Vuoi ricercare questo confortevole rifugio mediante la meditazione silenziosa? In esso regna una calma solenne. I grandi saggi di una volta (rishis) raggiunsero questo luogo basando la propria mente sul silenzio. Brahma vi splende della sua propria luce”
   Gurudev Swami Sivananda
“chi lo ha detto?” tira fuori la testa dalla porta, che resta socchiusa, un ragazzo che nessuno aveva mai visto prima alla festa, con il volto dipinto di bianco e gli occhi iniettati di sangue.“sono stato io” non faccio una piega. Mi sento incomprensibilmente svuotato, senza emozioni e senza paure. Mi spinge solo una strana volontà di Conoscenza.Il ragazzo col viso dipinto apre poco di più la porta, ritirandosi di un passo indietro e chinando il capo, gestualità eloquente nell’indicare che mi invitava a partecipare alla cerimonia.
La stanza è buia, illuminata solo da alcune candele poste a terra, in corrispondenza di quello che mi pare essere un disegno circolare composto con tanti piccoli oggetti. Tutto intorno al cerchio ci sono quattro figure inginocchiate col capo chino, e al centro si erge statuaria Lilith completamente nuda, col corpo quasi completamente tatuato. Mi guarda immobile e fiera senza battere ciglio. Di fuori la musica dance della festa che penetra attraverso i muri assume una connotazione inquietante. Ai suoi piedi vedo una ciotola di sale grosso e un’altra di quello che presumo sia acqua. Mi si avvicina il tipo che ha aperto la porta“sei pronto per l’osculum infame?”Perché sono qui? Perché non riesco a resistere alla tentazione di spingermi sempre più oltre nella ricerca di quello che per il sentire comune è proibito, sconveniente?Perché i miei rapporti con l’altro sesso ormai da anni sono solo improntati al soddisfacimento delle mie pulsioni erotiche e delle mie fantasie, che hanno del tutto soppiantato ogni sussulto di affettività?Mi spaventa questo non essere spaventato. Il mio voler andare incontro al vuoto come un pazzo. Sento una mano che si appoggia sulla mia spalla, e un'altra che mi si fa dinnanzi reggendo un bicchiere. C’è del liquido caldo e fumante dentro.“bevilo..”“cos’è?”“cose naturali tranquillo…noce moscata…”Lo bevo. Il ragazzo dal volto dipinto si allontana da me dopo essersi ripreso il bicchiere e torna ad inginocchiarsi ai bordi del cerchio insieme agli altri.Lilith comincia a recitare un sutra incomprensibile e mi si ghiaccia il sangue nelle vene. Adesso si che comincio a tornare in me stesso ed ho un sussulto d’ansia con una terribile vertigine.Continuando a declamare parole incomprensibili, che comincio a pensare siano frasi dette al rovescio, si volta e si accovaccia a mezza altezza esibendo il suo culo magnifico a tutti i presenti. Poi porta indietro le braccia e mette entrambe le mani bene aperte ciascuna su una natica ed apre il culo mostrando l’ano, che risalta per la sua scurezza su quella pelle candida. A turno ciascuno degli inginocchiati avvicina le labbra al buco del culo della sacerdotessa e lo bacia delicatamente proferendo distintamente la frase “osculum sub cauda” fino a che non arriva il mio turno.Io sono ancora in piedi poco distante dal cerchio e gli altri  mi invitano con cenni delicati ad avvicinarmi al mazzo della bionda e fare quello che ho visto fare a loro.Fisso il sedere e la schiena di Lilith, e mi accorgo che proprio sopra al coccige ha tatuato un volto scuro, una maschera orripilante, mentre attorno a me comincia un vociare di bestemmie inascoltabili, inanellate come in una specie di litania, e la cosa mi appare talmente disturbante nella sua gratuità che quasi avrei intenzione di chiedere a tutti di smettere. Mi sento addosso una singolare eccitazione dovuta al perfetto mix di paura e straniamento che provo. La mia mente continua ogni poco a chiedersi cosa ci faccio improvvisamente in questa messa nera, mentre ho dei sussulti di terrore pensando che il partecipare a questo rituale quanto meno farà di me un accolito di questi coglioni con cui non ho la benché minima voglia di aver a che fare in futuro.Ad ogni modo mi inginocchio come preso da una forza superiore che non lascia spazio a volontà personale e avvicino il viso all’ano di Lilith. Resto stranito dal fatto che in quella situazione non affiora alla mia mente nessuna voglia sessuale nonostante abbia davanti agli occhi un culo esteticamente meraviglioso come quello. La mia attenzione è tutta concentrata sulla faccia demoniaca tatuata sul fondoschiena. Ogni più piccolo movimento del corpo della ragazza, in quella stanza semibuia, rende quel tatuaggio crudelmente espressivo, e quasi fatico a non pensare che in realtà quella faccia si stia muovendo per conto suo e mi fissi sghignazzante sapendo che ormai mi ha preso in suo potere. Vengo assalito da tremori e da una incredibile sensazione di stordimento, mentre tutto intorno a me lo spazio cambia forma e faccio appena in tempo a ricordare che quel fottuto bicchiere di brodazza fumante era meglio non berlo. Le voci tutto intorno a me si tramutano in grida insopportabili e le candele sembrano incendi prodigiosi. La stanza diventa piccolissima e il culo di Lilith si staglia enorme e profumato davanti a me.Appoggio le mie labbra al piccolo ano rinsecchito e tenendo gli occhi aperti per non crollare a terra dalle vertigini comincio a ricoprirlo di piccoli baci mentre il mio masochismo prende forma nelle dimensioni che il mo cazzo assume. Nel cerchio disegnato a terra tutti i piccoli oggetti che lo compongono paiono diventare insetti enormi e più sento di avere paura più mi rifugio nei baci delicati e teneri che riservo a quell’ano succulento. Ho come pudore di cominciare a leccarlo, ma poi spinto dal desiderio e col cazzo che mi pulsava nei jeans tiro fuori la lingua e la infilo dentro.Lei si scosta e si rigira mentre uno degli inginocchiati mi tasta il pacco e, scoprendo che mi è diventato duro, comincia a sbottonarmi e lo tira fuori tenendomelo in mano. Io lo lascio fare perché capisco che in questa cerimonia siamo tutti al servizio della splendida Regina del Male alla quale ho avuto l’immenso privilegio di leccare il culo.Lilith si stende per terra al centro di quello che ora mi appare decisamente come un pentacolo rovesciato, e apre le gambe tenendosi le ginocchia con le mani. Gli altri si distendono ai bordi del pentacolo faccia a terra e allargano le braccia come a formare delle croci mentre quello che mi aveva tirato fuori il cazzo mi spinge verso la ragazza.Pur comprendendo che il mio compito in quel momento doveva essere quello di penetrarla, non resisto nell’avvicinarmi a leccarle la fica, ma la Dea mi prende immediatamente per i capelli e mi tira su verso di lei, ed io, non facendomi pregare più di tanto,  le infilo tutto il cazzo dentro mentre attorno a noi i sudditi in silenzio continuano a essere immobili nella blasfema posizione.Dopo l’iniziale entusiasmo dovuto al fatto che tutta questa pantomima si era ridotta, a mio modo di vedere, nella superficialità di un rapporto sessuale, vengo assalito dal dubbio che non sia affatto prudente infilare a crudo il cazzo senza nessun tipo di protezione in una pazza fottuta del genere, e poiché ero stato drogato la paranoia mi assale e faccio come per sfilarmi via, ma lei pronta come se mi avesse letto nel pensiero mi cinge i fianchi con le gambe, immobilizzandomi, e comincia a leccarmi il capezzolo con la lingua appuntita guardandomi dritto negli occhi  ed io  non resisto a tanta sensualità.“devi arrivarmi dentro”“cosa?”“non preoccuparti… arrivami dentro. Uso la pillola.. non vorrai scontentare la dea Diana…?”Mi dice tutto questo continuando a leccarmi tutti e due i capezzoli come una forsennata, agitando la testa a più non posso e aggrappandosi al mio busto con le mani, stringendomi forte e facendomi quasi svenire di piacere.Chi se ne fotte di quello che dice questa zoccola! Ti arrivo dove cazzo vuoi che mi stai facendo impazzire!Le fiotto dentro che lei subito mi prende le chiappe in mano e spinge per sentirselo tutto dentro.Ho gli occhi socchiusi per l’orgasmo provato ma noto in ogni caso che lei prende il bicchiere con il liquido stupefacente e ne beve il contenuto. Poi mi afferra la nuca per avvicinarmi a lei come a volermi baciare e mi travasa dalla sua bocca il liquido. Io arrendevole lo prendo tutto e inghiottisco al suo ordine esplicito.Sono pervaso da un torpore pesantissimo e cado addosso a lei che dolcemente mi bacia la spalla mentre con la punta delle unghie accarezza la mia schiena.Mi addormento profondamente in pochi secondi. 
Risveglio - Capitolo 8
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