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Serie A: Juve fermata! Samp bestia nera

Creato il 14 dicembre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

La Sampdoria si conferma bestia nera della Juve: allo Stadium, l’anticipo delle 12:30 tra la squadra di Allegri e quella di Mihajlović termina in perfetta parità, con le reti di Evra e Gabbiadini. Ancora una volta, dunque, i blucerchiati danno filo da torcere ai bianconeri: l’anno scorso, finì 4-2 in favore degli uomini all’epoca allenati da Conte, quello ancora prima Icardi guidò i suoi ad un’inaspettata vittoria.

Juve che scende in campo con una novità per reparto: in difesa, Ogbonna per lo squalificato Chiellini ed Evra che vince il ballottaggio con Padoin per la fascia sinistra; a centrocampo, Marchisio in cabina di regia, Pirlo a riposo e Pereyra al suo posto; infine, in avanti, Morata fa coppia con Tévez.

Samp che risponde con uno schieramento a specchio e più difensivo rispetto al solito 4-3-3. Rivoluzione in difesa, dove, rispetto al match di lunedì a Verona, troviamo tre nuovi interpreti su quattro. A metà campo, tornano Obiang e Krstičić dal 1’. Infine, panchina per Gabbiadini, attacco composto da Éder e Okaka, supportati da Rizzo.

Formazioni ufficiali:

Juventus col 4-3-1-2: Buffon, Lichtsteiner, Bonucci, Ogbonna, Evra, Vidal, Marchisio, Pogba, Pereyra, Tévez, Morata. All: Allegri.

Sampdoria col 4-3-1-2: Romero; Cacciatore, Romagnoli, Gastaldello, Regini; Obiang, Palombo, Krstičić; Rizzo; Okaka, Éder. All: Mihajlović.

JUVENTUS 1 – 1 SAMPDORIA (12’ Evra – 51′ Gabbiadini)

Primo tempo dominato dalla Juve, che parte forte, aggressiva e propositiva. La Samp subisce la spinta offensiva degli avversari e va sotto al 12’, quando Evra insacca di testa su corner di Marchisio e fa 1-0. Nella circostanza, tuttavia, il centrocampista bianconero posiziona il pallone al di fuori della lunetta del calcio d’angolo, era, quindi, necessario ripetere il tutto. Episodio, questo, che ha suscitato e susciterà polimiche. Tornando sul campo, la Juve continua a spingere anche dopo il vantaggio, ma i blucerchiati si chiudono bene e Romero fa il suo dovere, quando chiamato in causa. In compenso, là davanti, gli uomini di Mihajlović sono poca roba: Éder non si vede e Okaka fa a sportellate con Ogbonna.

Nella ripresa, l’allenatore della Doria capisce che così non va e inserisce Gabbiadini al posto di Krstičić. È sempre la Juve, però, a orchestrare il gioco ed è sempre Romero a apporsi ai bianconeri: prima Pereyra, da buona posizione, non trova di poco lo specchio della porta, poi ancora l’argentino obbliga l’estremo difensore connazionale a volare sulla sua conclusione. Ed è così che, alla prima vera occasione, la Samp colpisce in contropiede: Éder si accentra, serve Gabbiadini che rientra, ringrazia Evra per la debole marcatura e colpisce col suo classico sinistro a giro: Buffon non può proprio nulla sul tiro che ristabilisce la parità in uno Stadium gelato. La Signora reagisce e torna a spingere, ma con idee confuse e troppa foga: Morata non incide, Tévez è ben chiuso dalla avversari e Vidal non è il solito guerriero e sbaglia troppo. Neanche i cambi apportati da AllegriComan, Giovinco e Llorente – danno il risultato sperato, anzi, un super Buffon vola sulla seconda conclusione (leggermente deviata da Ogbonna) a giro di Gabbiadini e gli nega la doppietta personale. Parata fondamentale che strappa gli applausi da parte del pubblico e tiene in vita la Juve. Finisce così a Torino: la Samp blocca i campioni d’Italia e la sua striscia di vittorie in casa.

Tra i migliori in campo, ci sono sicuramente Gabbiadini e Buffon: il primo ha un impatto notevole sull’incontro, andando in goal alla prima palla toccata e sfiorando il bis nel finale; il secondo si fa trovare sempre presente, sia nel primo tempo, nonostante sia chiamato poco in causa, sia nella ripresa, dove, eccezione fatta per la rete subìta, è determinante. Bene, in ogni caso, anche Marchisio e Romero.

Peggiori in campo: Vidal e Tévez. Il cileno, tra voci di mercato, infortunio e Mondiale, non è più lo stesso. Appare svogliato e, rispetto alla passata stagione, poco incisivo: era lui l’uomo da togliere e non Pereyra, autore di una buona gara. L’Apache, dal canto suo, non è quello di inizio stagione, ha perso lo smalto migliore. Gli servirebbe un po’ di riposo, in vista della Supercoppa italiana tra Juve e Napoli.

Tags:Allegri,buffon,campionato,Evra,ferrero,juve,juventus,Mihajlovic,pareggio,Samp,Sampdoria,Serie A,stadium,Tevez,vidal

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