Magazine Cinema

Turner

Creato il 04 febbraio 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

18346307085485aaad7cb5cLeigh disegna mentre Spall grugnisce

Biografia del celebrato paesaggista britannico, Turner è una pellicola dall’enorme forza evocativa, che delinea il personaggio di Turner in modo grottesco e greve. Un film che esalta Timothy Spall e la sua interpretazione volutamente spigolosa.

Regista che ha costruito la sua filmografia sulla delineazione di personaggi “particolari”, Mike Leigh delizia nuovamente il pubblico raccontando gli ultimi anni del pittore Joseph Mallord William Turner, pedinandolo in modo stretto nelle sue inquietudini, nelle esperienze di vita e paesaggi appena accennati. Perché il personaggio di Turner diviene uno strumento non solo per avvicinarsi alla sua arte, ma per indagare la sua ingerenza, il genio e il suo carattere informe. Proprio come le sue opere, che si avvicinano sempre più all’astrattismo, macchie di colore che accompagnano la rivoluzione industriale britannica, che segnano la fine di un’epoca, pronta ad abbracciare la fotografia e le prime tratte ferroviarie.  Fortunatamente Leigh ha l’ambizione di delineare il carattere e il contesto del film in modo preciso, in completa contrapposizione con la ricerca di imprecisate forme che hanno reso il pittore un paesaggista straordinario.

Se ci si ritrovasse a commentare una pellicola dal taglio puramente artistico, che celebra le opere e pone in secondo piano l’uomo, saremmo di fronte a un film limitante e che metterebbe in fila una serie di brillanti immagini da cartolina. Diversamente Leigh ha la capacità di raccontare l’uomo che sta davanti alla tela, cesellandone (come l’artista insegna) pregi e difetti, raccontandone avversità (la morte del padre a cui era profondamente legato) e veracità (i grotteschi grugniti sono umoristicamente dissonanti). Turner è un film vivido, viscerale e livido, che gioca con i paesaggi (meravigliosa la fotografia naturalistica di Dick Pope) ed esalta il “pittore della luce”. E Timothy Spall garantisce un’interpretazione magistrale, animalesca e primitiva, che si scioglie in un pianto davanti all’impossibilità di fermarsi ancora una volta a immortalare il dolore di una donna annegata, oppure quando il ghigno fa capolino nello sbeffeggiare Constable.

Pellicola giocata sui parallelismi visivi e narrativi, Turner è un’opera che trascina e coinvolge lo spettatore nell’universo turneriano. Un microcosmo vertiginoso, che esplora il basso e l’alto con l’identica cifra stilistica: il realismo e non importa se sia riportato su tela o si consumi nei salotti buoni della corte. La visceralità umana e artistica trova spazio e viene ostentata come un quadro di vibrante bellezza.

Uscita al cinema: 29 gennaio 2015

Voto: ****


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :