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TUTTO PUÒ CAMBIARE (Begin Again)

Creato il 05 gennaio 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

begin_againNew York, uno studio en-plein air

Dal regista di Once, John Carney, nasce Tutto può cambiare, una commedia fresca e frizzante che omaggia la musica e i sentimenti di un paio di personaggi, che hanno un urgente bisogno di riscattare la propria vita.

Dan è un produttore musicale in caduta libera, con un matrimonio fallito alle spalle e il vizio dell’alcool. Una sera incontra Greta, giovane cantautrice giunta a New York con il fidanzato quasi celebre e la promessa di una vita da spendere insieme. Dopo averla sentita cantare Dan propone a Greta di registrare un album insieme.

È romantica e buonista la pellicola diretta da John Carney e questi due elementi se non dosati sapientemente rischiano di far diventare Tutto può cambiare un prodotto eccessivamente stucchevole. E fortunatamente quest’eccesso viene evitato grazie all’interpretazione di Keira Knightley e Mark Ruffalo, sempre molto posati e frizzanti, caratteristiche necessarie per riuscire a portare a termine questa pellicola, che si pone l’obiettivo anche di far sorridere. Tuttavia ciò che fa Carney si è già visto e assaporato. Difatti Tutto può cambiare assomiglia a Once e non pare avere nessun intenzione di staccarsi dal precedente prodotto. Lo sviluppo narrativo, le location esterne, quell’approccio girovago (qui è New York a divenire un gigantesco studio di registrazione) e quel feeling appena accennato tra i due protagonisti vengono riproposti in Tutto può cambiare. L’impressione è quella di entrare in contatto con una copia newyorkese, più glamour e pop del piccolo gioiellino indipendente che era Once. Infatti laddove la musica raccontava il rapporto tra i due protagonisti, qui diviene metro di giudizio della vita e delle sue necessarie svolte.

Inoltre l’impressione è che, seppur Tutto può cambiare sia una pellicola frizzante e di sicuro intrattenimento, si denoti un eccessiva volontà di avvolgere qualsiasi sequenza dalla musica. Difatti Carney utilizza i brani dell’album da registrare come riempitivo e strumento necessario per allungare il brodo. È questo decisamente il maggior difetto che Tutto può cambiare esibisce in modo incontrovertibile e fa ben presto dimenticare la vicenda principale di riscatto personale dei due protagonisti.

Insomma Tutto può cambiare è la commedia pop che si lascia guardare e allieta degnamente lo spettatore, ma nulla più. Una ballata romantica e sentimentale, che sottolinea principalmente la cifra stilistica di Carney e si dimentica l’anticonvenzionalità indie che aveva permeato Once.

Uscita al cinema: 16 ottobre 2014

Voto: **1/2


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