Una maglia che si allarga velocemente quella delle allergie infantili. Stando ai dati più recenti, infatti, in Italia oggi 1 bambino su 4 denuncia una qualche forma di allergia.
E’ questo il messaggio lanciato dal Congresso Internazionale sulle allergie pediatriche, il più importante Meeting europeo di Allergologia Pediatrica, tenutosi a Milano un anno fa. Negli ultimi 20 anni la percentuale di bambini che presentano asma, riniti, reazioni anafilattiche e reazioni a determinati alimenti sono aumentati in Italia dal 7 al 25%.
Particolarmente incisive in questo quadro le allergie alimentari che, secondo uno studio europeo realizzato su 10 Paesi tra cui anche il nostro, colpiscono oggi più i bambini che gli adulti (4,2%) specialmente prima dei 3 anni.
A dettare maggiore preoccupazione in questo quadro l’aumento dei casi di celiachia, ovvero l’intolleranza al glutine.
E’ così che in Italia gli interventi medici per allergie alimentari sono aumentati di 5 volte tra il 1990 e il 2010 e tra le principali cause additate dai medici la scorretta alimentazione, che non presenta in modo equilibrato i giusti nutrimenti, è ovviamente ai primi posti.
A rafforzare questa opinione i dati che riguardano oggi il numero di bambini obesi o in sovrappeso nel nostro Paese.
Secondo il Ministero della Salute italiano, infatti, il problema di eccesso di peso in Italia riguarda 1 bambino su 3.
Questo almeno il grido d’allarme lanciato dall’ultimo monitoraggio nazionale effettuato
nel 2010 (a marzo 2012 è partita una nuova indagine) che dimostra come nell’intera popolazione di alunni della scuola primaria, il numero di bambini in eccesso ponderale sarebbe pari a circa 1 milione e centomila, di cui quasi 400 mila obesi.Un dato, quest’ultimo, che si correla drammaticamente a quello di bambini malati di diabete.
In Italia, ogni anno, più di 20.000 bambini sono colpiti dal diabete infantile e giovanile insulino dipendente. Di fatto circa un bambino su 3800.
Numeri che fanno pensare e fanno riflettere: verso cosa stanno correndo i nostri figli? Cosa possiamo fare per educarli in modo corretto? E soprattutto, dove possiamo trovare informazioni reali e attendibili?
Domande che ogni genitore si pone. E che meritano una risposta.
Nei suoi quarant’anni di esercizio pediatrico Luciano Proietti, già medico presso la Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, ha imparato presto a conoscere la sofferenza di bambini e parenti a causa di malattie gravi, a volte anche mortali. E a queste sofferenze ha cercato di dare una risposta, se non addirittura una soluzione preventiva prima di tutto e il più possibile reale trovandosi così a svolgere dal 1975 in poi le prime ricerche nazionali sull’alimentazione vegetariana nel bambino.
I risultati di tanti anni di lavoro, studio e applicazione puoi sentirlo direttamente dalla sua voce.
Buona visione.
“Il pediatra in casa: tutto ciò che devi sapere per crescere i tuoi figli a tavola” è tutto questo. E’ il primo master Be4eat 2013 che intende aprire un tavolo concreto di discussione sulla corretta alimentazione in età pediatrica. Dallo svezzamento all’adolescenza medici pediatri, esperti in nutrizione ma anche genitori per la prima volta insieme potranno lavorare ad un TAVOLO OPERATIVO per discernere, approfondire e studiare le nuove ricerche e teorie alimentari nell’età infantile.
In sala, alcuni tra i principali pediatri italiani ed esperti nutrizionisti che in collegamento diretto con la Cornell University discuteranno della possibilità di un nuovo approccio alla cura e alla prevenzione delle patologie in età pediatrica a partire dalle abitudini alimentari.
In Italia, ogni anno, più di 20.000 bambini sono colpiti dal diabete infantile e giovanile insulino dipendente. Si calcola infatti che circa un bambino su 3800 incorra in questa patologia. L’aumento dell’obesità infantile ovviamente è un dato correlato che comporta squilibri nel bilancio energetico del bambino che tende ad introdurre più calorie, per lo più provenienti da cibi raffinati e grassi, di quante di fatto ne consuma.
A questo si aggiungono i problemi dentari che ne conseguono. Si stima infatti siano oltre un milione e mezzo i bambini in Italia con denti da latte cariati. Una media in forte crescita che secondo il Congresso Nazionale dei docenti di Discipline Odontostomatologiche, tenutosi a Firenze e Siena la scorsa primavera, mostra oggi come un bambino sotto i sei anni d’età ha già avuto in media almeno una carie ai denti da latte (20%) e uno su tre soffre di problemi di placca.
Come possono dunque essere interpretati questi dati? Esiste una connessione tra loro? Il messaggio lanciato negli ultimi anni da alcuni tra i principali esperti italiani e statunitensi è chiaro. L’abuso di latticini, così come di zuccheri nelle bevande e di grassi animali negli alimenti si è dimostrato essere drammaticamente connesso con l’incidenza di queste problematiche nell’età infantile.
Quali armi hanno dunque oggi i medici pediatri per aiutare i loro piccoli pazienti e i loro genitori? E’ la prescrizione indiscriminata di medicine la soluzione migliorie alla prevenzione? Il messaggio lanciato da alcuni recenti studi mostra come l’alimentazione abbia un ruolo fondamentale non solo nella prevenzione ma anche nella cura di molte tra le patologie infantili registrate oggi. Scoprire come consigliare e indirizzare i genitori dall’età dello svezzamento in poi è il compito principale dei medici che in questo assolvono un compito fondamentale. La ricerca medica del resto sta facendo passi da gigante in tal senso. Studi, ricerche, riflessioni e ulteriori indagine sono state avviare e concluse in questi anni, ma troppo spesso i risultati tardano ad arrivare al pubblico. Gli stessi specialisti del settore rimangono imbrigliati in meccanismi di un sistema sanitario mondiale lento al rinnovamento.