Le temperature torride di questi giorni hanno anticipato la corsa dal fruttivendolo tipica della stagione estiva, con rialzi della domanda fino al 20% nelle località di mare e nelle città d’arte, questo dice una nota della Cia-Confederazione italiana agricoltori.
Allo stessp tempo la Coldiretti stima che lo spreco di frutta e verdura, a causa delle alte temperature, arriva fino al 25%. Cosa fare? E’ la stessa Coldiretti che ha stilato 10 consigli per evitare di trovarsi a buttare nella spazzatura frutta e verdura.
1) effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo
2) scegliere i frutti con il giusto grado di maturazione, non appassiti, con aspetto turgido e non eccessivamente necrotizzati nei punti di taglio
3) verificare l’etichettatura e preferire le produzioni e le varietà locali da acquistare direttamente dai produttori o nei mercati degli agricoltori di campagna amica che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto durano di piu’
4) preferire varietà di stagione che hanno tempi di maturazione naturali
5) prediligere, compatibilmente con le esigenze, frutti interi (esempio cocomero) che si conservano più a lungo
6) fare la spesa poco prima di recarsi a casa ed evitare di lasciare troppo a lungo la frutta e verdura dove il sole e le alte temperature favoriscono i processi di maturazione
7) è opportuno nel caso di trasferimento con auto climatizzata riporre i prodotti nel sedile posteriore piuttosto che nel bagagliaio
mantenere separate le confezioni delle diverse varietà di frutta e verdura acquistate che vanno riposte in contenitori di carta piuttosto che in buste di plastica
9) bisogna mantenere separata la frutta e verdura che si intende consumare a breve da quella che si intende conservare più a lungo: la prima può essere messa in un portafrutta al buio eventualmente coperta da un tovagliolo e comunque lontano dai raggi del sole, mentre la seconda va posta in frigorifero, ma lontano dalle pareti refrigeranti
10) è opportuno che la frutta venga posta stesa sul contenitore per evitare ammaccature e sviluppo di marcescenze.
PS: ricordo che gli sprechi alimentari solo in Italia rappresentano tra il 30.40% dell’intera produzione alimentari, pari a 1,5milioni di euro.
Nel mondo il cibo che finisce nella spazzatura potrebbe sfamare 3 miliardi di persone.
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