<<M'bè? Che stai facendo?>>Mah, nulla....sto studiando.<<E hai tempo di rispondermi mentre studi? Scusa, ma sei sicura di quello che dici?>>Cosa vuoi che ti dica? Che ho il libro aperto sulla stessa pagina da circa due ore, che più leggo più mi viene mal di testa e che un plaid rosso con gli agrifogli compre le mie spalle infreddolite?<<Insomma, non hai voglia di studiare. Sai, però, che gli esami sono alle porte?>>Io lo so. La parte di me che finge di essere una studentessa no, non lo sa.
Quando fuori il cielo è grigio....
quando sei scampata ad una tromba d'aria e ad una grandinata anomala viaggiando su una Fiat 600 che si spegneva ad ogni lampo (grazie collega X che m'hai accompagnata fino alla stazione!)....
quando hai comprato un paio di ciabatte che dire ORRIBILI è poco ma te ne freghi perchè son comode, calde e non t lasciano il tallone scoperto...
Sei una studentessa universitaria.
Poi, se spendi il tuo prezioso tempo lontano dalle lezioni leggendo articoli via internet o fai avanti e indietro tra pagine insensate di Facebook e la tua Home, sei pure la mia anima gemella.
Ma non divaghiamo.
<<Bell'incipit. Vien voglia di tagliarsi i polsi con il libretto universitario.>>
Guarda che ormai non esiste più. Almeno, non la versione cartacea.
<<Allora vien voglia di impiccarsi con la cordicella del mouse.>>
Esistono quelli wireless.
<<Fare harakiri con la penna?>>
Più plausibile....
Buondì, miei amati lettori. Come state? Qui tutto bene a parte freddo, pioggia, grandine, vento, treni che vengono soppressi perchè i binari son stati "occupati" o che partono con SOLO 3 ore di ritardo, freddo, studio.
Ah, no. Lo studio non è pervenuto.
O meglio, di tanto in tanto si manifesta, eh. Bussa un attimo nel cuore della notte, mi chiama con voce fioca e non mi fa dormire più, lasciandomi immersa in un dormiveglia terrificante fatto di alchilazioni, beta-eliminazioni e sintesi varie. Così, la mattina, svegliandomi con la stessa verve di uno zombi, mi ritrovo a far tutt'altro da quello che dovrei.
Translate, non tocco libro seriamente.
Indi per cui poscia, giacchè ormai il futuro di questa mia sessione d'esame pare esser spacciato, mi pare doveroso insegnarvi come riconoscere i dieci modi (o punti, o quello che volete voi) per capire che non si ha voglia di studiare.
Da provare, ovviamente, sia su sè stessi che su chi ci circonda.
Dunque, partiamo?
- Il cambiamento climatico influisce in maniera negativa sulla tua concentrazione:
se c'è brutto tempo, quel grigiore ti deprime al punto tale da preferire una maratona di Incantevole Creamy sotto il piumone più tosto che imparare a memoria tutte le proteine. Se, invece, c'è bel tempo, quel cielo terso e quegli uccellini che cinguettano ti fan deprimere in quanto vorresti tanto stare all'aria aperta e non sui libri. - Il rumore ti infastidisce: se tua madre, dall'altro lato della casa,
URLAchiacchiera amabilmente al telefono, la cosa ti fa salire il nervoso perchè non riesci a concentrarti su quel paragrafo senza sentire, parola per parola, quali e quanti problemi intestinali ha la nipotina della sua collega.
Di contro, se c'è troppo silenzio, non riesci a concentrarti causa strana vocina interiore che ti ripete, come un disco incantato "sta per succedere qualcosa....sta per succedere qualcosa..." - Sindrome di Cenerentola:
colpisce prevalentemente tutte le studentesse universitarie, siano esse fuori sede o bellamente "coccolate" dalle proprie mura domestiche. Tu sei lì, che cerchi di comprendere i meccanismi delle sostituzioni nucleofile quando...PAM! Ma son circa due mesi che non si fa ordine in mansarda! Perchè non farlo proprio adesso che è tornato alla mente?
Ovviamente, tra camera tua e la mansarda, ci saranno come minimo altri tre ambienti che vorrai riordinare, pulire, rimodernizzare. E lo farai. - Formicolio alle mani:
sono anni che vorresti sistemare quella vecchia collana alla quale s'è rotta la monachella. Anzi, son secoli che vorresti tanto riprendere la meravigliosa arte della pasta di sale, del decoupage e di qualsiasi altra cosa possa esser manipolata mediante colla vinilica. Perchè non farlo seduta stante? - Ricerca dell'estetica:
che se sei una studentessa di filosofia, teologia o altre cose così, magari, potrebbe non sembrare una cosa tanto sbagliata (come centralità del sentimento e della soggettività per la filosofia moderna, mica come metodo per accalappiare un 18 senza aver studiato).
Peccato, però, che l'estetica di cui parli io riguarda smalti, rossetti, creme, scrubs e qualsiasi altra cosa che, normalmente, aborri per il poco tempo a disposizione.
Insomma, perchè non provare proprio oggi a render ricci i tuoi meravigliosi capelli alla Rapunzel usando solo della carta igienica? - Sindrome della lumaca:
che no, non è la sindrome dell'andare lenti. Qui si parla del comportamento tipico delle lumache durante i giorni post pioggia;escono tutte allo scoperto. Quindi, dopo ben UN GIORNO chiusa in casa, si sente l'impellente desiderio di uscire. Per comprare il pane, vedere un'amica, andare a comprare la colla vinilica finita... - Fomentazione ipocondria:
Un tuo amico ha messo lo status "malato" su Facebook. Tu gli chiedi cosa abbia. Lui ti risponde che ha la febbre, il mal di pancia, e altri ventordici disturbi.
Una persona normale, a questo punto, augura una pronta guarigione, spegne il computer e si mette a studiare imbottendosi di vitamine e arance.
Una persona normale. TU, invece, incomincerai a cercare il sito del Ministero della Salute per sapere altro su questo virus influenzale che sta girando, penserai a quanta gente con siffatto germe ha avuto contatti con te nelle ultime 24/48 ore, cercherai di capire se il brontolio proveniente dal tuo stomaco è dovuto a fame, cattiva digestione o enterovirus vari e....e cercherai di capire come NON prendere il rarissimo virus che ha colpito Lindsay Lohan. - Lettura di articoli sul riciclo/cuccioli/sessualità ecc ecc:
non c'è momento più propizio per scoprire i "10 migliori modi per avere la pancia piatta" o
"le ventiduemilaquattrocentotrentatre foto più dolci di gattini".
Ah, ovviamente vanno condivide su Facebook. - Sperimentazione culinaria:
Ma sì, dopo giorni e giorni di panini mangiati in fretta e in furia poco prima delle lezioni pomeridiane, finalmente si possono fare pasti più umani. Quindi perchè non sperimentare le olive nere snocciolate sulla carbonara? O le lasagne con besciamella e nutella? O la polvere di caffè nel panino con il salame? O l'arancino al ragù bagnato nella Nutella? Tanto, c'è tutto il tempo che vogliamo! - Cerchi spunti per scrivere un post:
e per tal motivo elenchi dieci cose random spacciandole per un vademecum spiritoso.
E mo' scusatemi ma devo capire perchè ho questo mal di testa. Sarà mica il Chikungunya?