10 settembre 2012

C’è una delle mie battute preferite di Bill Hicks che fa più o meno così.

Parlo dell’assassinio di Kennedy e la gente mi dice : < Bill, smettila di parlare di Kennedy, amico. E’ passato tanto tempo, che t’ importa di chi cazzo l’ha ammazzato? Lascia perdere. E’ passato tanto tempo, dimentica e basta. > Allora io gli dico: < d’accordo, ma allora non tiratemi fuori Gesù Cristo! Se proprio dobbiamo parlare di date di scadenza! >

Questo è quello che mi piacerebbe dire a chi mi critica, quando ogni cazzo di mese di settembre da 11 anni a questa parte, inizio spasmodicamente a sproloquiare su Bush, Bin Laden, le Torri Gemelle. Di anno in anno e di sproloquio in sproloquio ho però  afferrato una certezza. L’11 settembre fu un auto-attentato voluto dal Governo degli Stati Uniti in modo da scatenare un clima di paura che giustificasse 10 anni di guerra. Tuttavia l’11 settembre 2012, cioè domani, sentiremo in tutte le tv del pianeta ricordare gli oltre 3000 morti uccisi da Bin Laden e ri-dichiarare guerra al terrorismo; e i più furbi legheranno quella vecchia paura alla nuova paura di questi giorni, un’altra creatura dai confini potenzialmente indefinibili, la crisi. La Crisi economica è un nemico ancora più perfetto di Bin Laden perchè spinge i nostri popoli presuntuosamente avanzati non solo a dichiarare guerra a qualche nazione dove c’è un po’ di gas o petrolio, ma a dichiarare guerra a se stessi, accettando sacrifici, tagli… la lotta tra poveri. Per questo oggi il 10 settembre, un giorno prima, approfitto della vigilia silenziosa e tiro fuori l’idea che l’11 settembre fu come Pearl Harbour, l’Assassinio di Kennedy, l’incidente del Tonchino, l’uccisione di Aldo Moro, la strategia della tensione da piazza Fontana sino alla bomba alla stazione di Bologna,  questo perchè domani nessuno verrà a raccontarvi che tutto accadde solo per metterci paura e portarci ad accettare ogni porcata decisa dai potenti. Dopo 11 anni è cambiato qualcosa in questo meccanismo di governo planetario? Mi pare proprio nulla se i poteri forti del nostro piccolo paese parlano plebiscitariamente di Montibis, vaccino alla paura di finire come dei morti di fame per colpa del nuovo nemico invisibile, la crisi. Quindi, dopo lo sproloquio, un po’ di cose che vi consiglio di guardare prima che venga domani e la babele mediatico/commemorativa ci portarà a voler infierire sul cadavere digitale di Bin Laden  ZERO-INCHIESTA 11 SETTEMBRE  9/11 MYSTERIES IL NUOVO SECOLO AMERICANO LOOSE CHANGE ce ne sarebbero tanti altri, ma preferisco lasciarvi con questo sito e con un messaggio di pace.