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108. Mi risponderà

Da Fabry2010
108. Mi risponderà

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- Succedono cose strane, ultimamente.
- Concordo, Chlomo: networks sabotati, video contaminati da virus inafferrabili.
- E’ a causa di Yehochoua: il suo messaggio sta attraversando paesi e continenti: ovunque si parla di dignità e di libertà: popoli che finora piegavano la testa ai dittatori si stanno rivoltando; le inchieste sull’immoralità della politica si moltiplicano come non era mai successo.
In ospedale la gente si comprende, fraternizza.
- Le sorti del mondo sono in mano nostra: potremmo far cadere i regimi a uno a uno, instaurando un governo mondiale che promulghi finalmente leggi giuste.
La paura è finita, il coraggio di sfidare l’autorità costituita è diventato un’abitudine, come alzarsi la mattina e fare colazione.
- Quali strategie, Yehouda, si potrebbero adottare?
Molti ricchi hanno deciso di prendere le parti degli oppressi, non foraggiano i politici corrotti.
- Lasciare che l’ideale raggiunga i confini della terra. Sono princìpi che si affermano da soli, si faranno strada senza sforzo.
La gente condivide il makluba – pollo, riso e melanzane -, il piatto che si serve rovesciato, come il dominio cui nessuno vuole sottostare.
- Cercano di arginare la frana, di ostacolare le comunicazioni.
La famiglia è felice, anche se è nata femmina.
- Non ci riusciranno: gli hakers si schierano con la marea montante. Le notizie arrivano comunque e infiammano le masse.
Gli esiliati cominciano a tornare, fratelli e sorelle si riuniscono.
- I potenti non si sono organizzati, ma appronteranno presto una difesa.
La tristezza è sparita: un gesto, una parola condivisi provocano qualcosa di simile alla gioia.
- Sarà a quel punto che Yehochoua dovrà parlare al mondo: e sarà la parola decisiva.
La città, di notte, è una manciata di luce scagliata contro il buio.
- Che intendi dire?
Il Muro occidentale è una pagina bianca su cui l’erba selvatica scrive le sue lettere.
- La rivoluzione, Chlomo: è giunta l’ora, non dobbiamo lasciarcela sfuggire.
Ho un desiderio da infilare tra le pietre.
- Una rivoluzione culturale.
Vorrei occhi che potessero vedere.
- La cultura è impotente: è arrivato il momento delle armi.
Un cuore che sappia ascoltare.
- Non credo sia il pensiero di Yehochoua.
Vedere Dio, con la mia carne.
- Comprenderà, te lo assicuro.
Risponderà alla lettera che ho scritto.
- Non puoi travisare il suo messaggio.
- Il messaggio gli è sfuggito dalle mani.
Alla fine della grande battaglia, sono convinto, mi risponderà.



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