Oggi è 11 settembre, sebbene di questo giorno restino poche ore.
L’11 settembre è un giorno molto denso e molto sporco, e devo dire che sono contenta di non essere nata in questo giorno qui, e di non celebrare proprio niente in questa data. Oggi, che è 11 settembre, un tremendo temporale mi ha colta di sorpresa mentre ero sulla Motorona, e mi sono empapada entera, da empaparse, inzupparsi.
oggi ho vissuto il diluvio universale
L’11 settembre del 1973 un colpo di stato in Cile eliminava il presidente socialista Salvador Allende e il governo di sinistra di Unidad Popular.
Lo stesso giorno, molti anni dopo, gli Stati Uniti soffrivano il tremendo attacco terroristico che tutti ricordiamo.
E, per completare il circuito di zozzerie di questo giorno, l’11 settembre di tutti gli anni in Catalogna si festeggia la DIADA, cioè il giorno nazionale della catalugna. Data tantoooooo cara agli indipendentisti quanto sospetta, infida, effimera e losca ai miei occhi, ed agli occhi di tutti coloro che credono nell’unione, più che nella divisione.
Quant’anno i nostri remoti vicini catalani hanno fatto un catena umana, di più di 400 km, che ricalcava il perimetro dei confini della regione. Perché? Perché, sempre i nostri remoti vicini (per essere precisi il 52% di loro), vogliono l’indipendenza, vogliono essere uno Stato. (qui più notizie) Ma io dico: che peccato che una città bella e esuberante come Barcellona sia abitata da gente così!
Me ne vado a dormire, che mancano ancora diverse decine di minuti alla fine di questo 11 settembre e solo San Isidro sa quante cose possono ancora succedere in questo giorno qui…