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13 di Jay Asher: 13 persone — 13 motivi per suicidarsi

Creato il 25 aprile 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Pubblicato da Gabriella Parisi

Cari lettori, vi parliamo oggi di un libro per Young Adults che è stato già pubblicato da qualche anno — precisamente nell’ottobre 2008 — ma che crediamo sia una lettura molto intensa e coinvolgente. Parliamo di 13 (Thirteen reasons why) di Jay Asher. A causa dei temi affrontati, in America si discute ancora moltissimo su questo libro e nel 2013 verrà tratto da esso un film in cui per il ruolo della protagonista — Hannah Baker — si fa il nome di Selena Gomez, la giovane attrice protagonista di numerose serie TV Disney.
13 di Jay Asher: 13 persone — 13 motivi per suicidarsi Autore: Jay Asher Titolo: 13 Titolo Originale: Thirteen reasons why Traduzione di Stefano Borgotallo Casa Editrice: Mondadori pagine: 240 prezzo € 15,00 data pubblicazione: ottobre 2008 Trama: Clay torna da scuola e fuori dalla porta trova ad aspettarlo una pessima sorpresa: sette audiocassette numerate con dello smalto blu. Ascoltandole, scopre che a registrarle è stata Hannah, la ragazza di cui si è preso una cotta. La stessa ragazza che si è suicidata due settimane prima. Quelle cassette sono il suo modo per avere l'ultima parola sulle vicende che, secondo lei, l'hanno portata alla morte: facendole scorrere, Clay scopre che il destinatario del pacchetto deve ascoltarle e poi passarle al successivo di una lista. Nelle cassette, 13 storie: ognuna legata a una persona che ha dato ad Hannah una ragione per togliersi la vita. Seppur sconvolto, non può resistere alla tentazione di esplorare a fondo la storia che lo riguarda e, guidato dalla voce di lei, visiterà i luoghi che lei vuole mostrargli, finché non gli rimarrà altro da ascoltare...

RECENSIONE Questo thriller psicologico per Young Adults prende avvio da una certezza: sappiamo già che la sua protagonista, Hannah Baker, è morta, si è suicidata. Era una ragazza molto carina ma, fin dal suo trasferimento nella nuova città in cui si svolge la storia, non è mai riuscita ad integrarsi con i suoi coetanei e i suoi compagni di scuola — con piccoli gesti e brevi frasi — hanno sempre più contribuito al suo crescente senso di alienazione. Alcuni giorni dopo la sua morte, Clay Jensen, un ragazzo da sempre innamorato di Hannah, riceve una scatola da scarpe con 7 audiocassette: su ciascuno dei tredici lati (uno è vuoto) c’è una storia, un ragazzo, un tassello, in cui Hannah cerca di spiegare i motivi del suo suicidio. I tredici ragazzi sono adolescenti qualunque, ragazzi che cercano di integrarsi con gli altri, come cercava di fare anche Hannah, che hanno fatto o detto qualcosa di più o meno grave, spingendola al gesto finale. Clay, come gli altri dodici giovani di cui parlano le cassette, scopre via via la storia di Hannah, i suoi sogni infranti, il suo desiderio sano e comune a tutti i ragazzi di avere degli amici, di essere accettata, di essere apprezzata per qualcosa, anche per una sciocchezza. Invece, a causa della crudeltà e dell’insensibilità comune a molti adolescenti, basta una parola, un gesto stupido, un piccolo scherzo — magari fatto per vendicarsi di un’altra ragazza — per creare delle dicerie attorno a una persona, dicerie che le rimarranno attaccate addosso e che sarà difficilissimo far dimenticare.


13 di Jay Asher: 13 persone — 13 motivi per suicidarsi Percorriamo insieme a Clay le strade che ha percorso Hannah, andiamo nei ‘luoghi’ della sua storia, che la ragazza ha segnato su una mappa contrassegnandoli con una ‘X’. Come Clay, talvolta vorremmo premere il tasto di pausa per respirare un attimo, per toglierci dal cuore quella terribile cappa di angoscia che opprime il racconto fin dalla prima cassetta, anzi, fin da quando il ragazzo riceve la scatola. Ma proseguiamo, invano, sperando che ci sia stato un avvenimento che — prima della fine del tredicesimo lato delle cassette — abbia fermato Hannah, impedendole di inghiottire quelle pillole che l’hanno uccisa. 

La storia è incalzante, perché narrata doppiamente in prima persona: Clay e Hannah si alternano nel racconto, talvolta anche interrompendosi a vicenda ad ogni rigo. Infatti il vero narratore è Clay, di cui seguiamo il flusso di coscienza mentre ascolta i nastri incisi da Hannah. Spesso il racconto della ragazza risveglia nel giovane dei ricordi, che la coinvolgono o che coinvolgono i personaggi chiamati in causa dalle cassette, tuttavia seguire il filo logico è molto semplice. Originale — e chiarificatore — anche l’utilizzo dei tasti del lettore di cassette (play, pause, stop, ecc.) per farci comprendere le azioni di Clay. 

13 di Jay Asher: 13 persone — 13 motivi per suicidarsiQuesto libro mi ha molto coinvolta: ho trovato la sensibilità di Hannah molto vicina alla mia, il suo desiderio di essere apprezzata e di essere accettata credo sia molto comune — non soltanto agli adolescenti — e “vedere” un branco di ragazzini senza cervello che ne distruggevano pian piano l’autostima solo per accrescere il loro vuoto ego è stato frustrante, irritante, avvilente. Ho letto alcuni commenti e recensioni di ragazzi americani i quali dicevano che Hannah non rappresenta il classico esempio di aspirante suicida. Una ragazza ha affermato di avere dei problemi ed ha detto che Hannah non le somigliava affatto. Credo sia però evidente che non esiste un vero “prototipo da manuale” di aspirante suicida, una figura stereotipata facile da individuare e a cui fare riferimento, sebbene io non sia una psicologa né abbia esperienza con questo genere di persone per affermarlo con certezza. Vi dico però una cosa: Hannah non è un’aspirante suicida, Hannah è una suicida. Punto. È morta al primo tentativo. Sì, d’accordo, è solo il personaggio di un romanzo, la ragazza americana potrebbe avere ragione: potrebbe non essere probabile come aspirante suicida ma, a prescindere da questo, non ha importanza se Hannah sia credibile o meno come modello della categoria, perché questo libro non è stato scritto per aiutare gli adolescenti ad individuare gli aspiranti suicidi e farli desistere. Potrebbe anche essere uno degli scopi del libro, ma non il principale. 
13 di Jay Asher: 13 persone — 13 motivi per suicidarsiPerché 13 è stato scritto per far capire agli adolescenti che certi atteggiamenti, alcuni piccoli gesti incauti, impulsivi ma crudeli, le piccole bravate o bugie che sembrano innocue e che essi credono servano a farli sentire accettati dai loro coetanei, non solo non danno la minima soddisfazione — potrebbero anche darla, ma per quanto? Un minuto? Due? —, ma possono provocare una reazione gravissima nel nostro prossimo: ci sono persone sensibili in cui anche una sola parola o un solo gesto potrebbe causare una ferita profonda. E ci sono persone insensibili che useranno quella stessa parola e quello stesso gesto per allargare quella ferita, causando una reazione a catena che potrebbe concludersi con un risultato drammatico.

"Non si può mai sapere con certezza che tipo d'impatto ognuno di noi può avere sugli altri. Spesso, non ce ne rendiamo nemmeno conto. Eppure, questo impatto esiste eccome."

A tribute to Thirteen reasons why 13 di Jay Asher: 13 persone — 13 motivi per suicidarsi L’Autore: Jay Asher (Arcadia, 30 settembre 1975) è uno scrittore statunitense specializzato in libri per adolescenti. Nasce in una famiglia che asseconda tutti i suoi interessi, dal suonare la chitarra alla scrittura. Si iscrive all'università subito dopo essersi diplomato alla San Luis Obispo High School durante la cui frequenza scrive il suo primo libro per ragazzi. Dopo il diploma, decide di diventare maestro elementare e si trasferisce alla California Polytechnic State University di San Luis Obispo che abbandona all'ultimo anno per perseguire la carriera di scrittore serio. Successivamente si sposa e svolge i mestieri più svariati, fra cui il commesso in un negozio di calzature e in una libreria e l'addetto in una biblioteca. Molte delle esperienze avranno poi un impatto nella sua attività di scrittore. Pubblica il suo primo romanzo, 13 (Thirteen Reasons Why), entrato nella lista dei romanzi per adolescenti del New York Times, nel 2007. Il suo secondo romanzo, Prima del futuro (The Future of Us), scritto in collaborazione con Carolyn Mackler e ambientato sul web agli inizi di Facebook, verrà  pubblicato da Giunti a maggio 2012. Oltre ai romanzi ha pubblicato diversi libri illustrati e romanzi umoristici. 13 ha vinto numerosi premi ricevendo una valutazione di cinque stelle dalla Teen Book Review. Ha inoltre ricevuto ottime critiche da autori come Ellen Hopkins, Sherman Alexie, Chris Crutcher,e Gordon Korman. Sito di 13 Blog Autore 


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