15 maggio 1919. Le truppe greche, per iniziativa del Primo Ministro Eleutherios Venizelos (1910-1915; 1917-1920), sbarcano a Smirne, segretamente incitate dagli anglo-francesi (Lloyd George e Curzon; Clémenceau e Pichon) che volevano prevenire un imminente sbarco italiano, turlupinando così un’altra volta Orlando e Sonnino. Ciò scatenò la furia dei turchi: il 19/5/1919, sbarcando a Samsun (in viaggio per l’Anatolia orientale dove era stato inviato dal debole governo di Costantinopoli per allontanarlo dalla capitale, su pressioni dell’Intesa che aveva i suoi Alti Commissari fra cui il nostro Carlo Sforza, più filo-turco dei colleghi), il giovane generale Mustafā Kemāl Pāšā (dal 1934 noto come Atatürk) iniziò il suo movimento di riscossa nazionale che dopo 3 anni di lotta portò alla disfatta dei greci, all’abolizione del Sultanato (1 tišrīn-i sānī 1338=1 novembre 1922) e infine alla proclamazione della Türkiye Cumhuriyeti (Repubblica turca), il 29 tišrīn-i evvel 1339 cioé 29 ottobre 1923, e all’abolizione del Califfato (3 mart 1340=3 marzo 1924).
Smirne, colonizzata dai greci verso il 1000 a.C, fu un’antica città eolica, più tardi ionizzata; sotto gli Attalidi (sino al 133 a.C) coniò cistofori e verso il 100 a.C inaugurò un’effimera Era ancora misteriosa e di breve durata; inclusa nella provincia dell’Asia (organizzata nel 129 a.C dal console M’. Aquilius, triumphavit 126 a.C); sotto l’Impero era una città neocora, cioé aveva un tempio della dea Roma e del dio Augusto; in età bizantina era sede di Metropoli ecclesiastica; dopo la conquista ottomana fu in buona parte islamizzata ma sussistette sempre una notevole comunità greca che tornò a crescere dopo il 1800 ed era molto numerosa nel 1914, insieme ad un nutrito gruppo di levantini; Smirne era allora una città “giaurra”, “infedele” agli occhi dei fanatici islamici, schiumanti di rabbia ma del tutto impotenti (in quei giorni l’Europa DOMINAVA il mondo….pensiamo a come siamo caduti in basso, dopo un secolo !). Tutto questo finì dopo la disfatta ellenica di Dumlupınar (30/8/1922) ad opera di ‘Ismet Pāšā (il futuro Inönü, P.M 1925-1937, pres Rep 1938-1940, P.M 1961-1965); il 9/9/1922 ci fu l’orrendo incendio di Smirne (e relativo spaventoso massacro dei cristiani, tra l’indifferenza colpevole dell’Occidente); la greca Smirne allora divenne la turca Izmir. Smirne ellenica, preclara e celeberrima, cessò così di esistere dopo 3000 anni ! sic transit gloria mundi…