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16 Marzo, per dire NO alla Mafia.

Creato il 17 marzo 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Giunti alla XVIII edizione, sabato 16 Marzo si è scesi in piazza per ricordare le vittime della mafia. Quest’anno la città ospitante è stata Firenze, con ritrovo alla Fortezza da Basso in direzione dello Stadio Artemio Franchi, punto di arrivo della marcia. Già dal 15 Marzo sono iniziati i momenti di riflessione e di memoria, con riunioni riservate ai familiari delle vittime, la veglia interreligiosa, proiezione di film e spettacoli teatrali in preparazione della manifestazione.

E’ l’associazione Libera che insieme a Avviso Pubblico ha programmato la giornata: da tutta Italia si sono organizzati autobus e treni per partecipare all’iniziativa. Libera ha infatti sedi rappresentative su tutto il territorio italiano: il Piemonte non fa eccezione, con i suoi 41 bus partiti nella tarda serata di venerdì. Dalla “Fabbrica delle E” di Torino, sede delle maggiori associazioni impegnate nell’antimafia, sono partiti 5 pullman con studenti liceali, universitari e cittadini che hanno deciso di far sentire il proprio grido di speranza. A Firenze i manifestanti erano centocinquantamila in tutto, un fiume di “semi di giustizia e di fiori di corresponsabilità”, di giovani consapevoli, con petali tra le dita di fiori di carta e di stoffa. Un punto di colore che ci spinge a credere che qualcosa si può fare.

La scelta di Firenze non è stata casuale: sono passati vent’anni dalla strage del 27 maggio 1993, con l’esplosione di un fiorino imbottito di tritolo nella fiorentina via Georgofili.

Il corteo è iniziato alle 9.30, per terminare alle 12 allo stadio con la lettura di quei 900 nomi di innocenti, magistrati, sindacalisti, avvocati, giornalisti, sacerdoti, ma anche semplici cittadini con la presenza delle famiglie, riunite nel dolore e nel ricordo di chi non ha avuto paura: i numeri non sono ancora quelli reali, molte vittime uccise dalla mafia sono infatti state taciute nel corso del tempo.

“Non uccideteli due volte”, è stato il grido di Don Ciotti, immancabile presenza di questa manifestazione. Un discorso durato più di quaranta minuti, per cercare di capire che cosa sia oggi la mafia e quale debba essere il nostro impegno, giorno per giorno, perché tutto non si riduca alla memoria di 24 ore all’anno, ma continui come un impegno costante e concreto. Nelle sue prime parole, ha ricordato una guardia del corpo che ha perso la vita ieri, in un incidente automobilistico, mentre stava scortando alcuni familiari diretti proprio a Firenze per il raduno. Momenti toccanti e stimolanti, frasi che fanno riflettere e ci aiutano a ripensare al nostro essere cittadini, impegnati e amanti di un futuro che garantisca pari diritti a tutti. Al termine, il concerto di Fiorella Mannoia, una voce che “non ha paura”. Alle 15 sono iniziati i seminari che hanno trattato il tema mafia nelle sue sfaccettature, dall’istruzione alla sanità, e gli spettacoli teatrali delle compagnie di Vo.di.Sca e degli artisti di strada.

Ribelliamoci a questa “peste” mafiosa, facciamoci sentire.

“Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.”

Articolo di Giulia Scarpa

libera


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