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17^ di Serie A: da Zola a Dybala, top e flop

Creato il 08 gennaio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Inizio anno scoppiettante per la Serie A. La lotta per lo scudetto si fa sempre più viva, con la Roma che accorcia le distanze dai bianconeri. Anche la corsa al terzo posto si fa più imprevedibile, con le candidate che subiscono tutte una battuta d’arresto, chi più fragorosa e chi meno. Contro la Fiorentina il Parma addirittura risorge, per quanto non si possa ancora parlare di svolta. Insomma, una giornata strana. Ecco, come di consueto il nostro pagellone.

Voto 0 alla classe arbitrale, ancora una volta capace di infiammare le polemiche già ardenti, con sviste talvolta clamorose. Fra tutte spicca il goal convalidato alla Roma: non tanto per l’indiscutibile difficoltà della valutazione, quanto per la presunzione che ha spinto il direttore di gara a smentire l’arbitro di porta, l’unico ad averci visto giusto. Da sottolineare anche lo sdoppiamento di personalità dell’arbitro Banti in Juventus-Inter, che, dopo un primo tempo quasi perfetto, cambia metodo di valutazione e distribuisce ammonizioni a raffica totalmente prive di raziocinio.

Voto 1 al Milan: 1 come l’unico goal infilato al Sassuolo prima di subire la rimonta targata Berardi-Zaza. Rossoneri sempre più altalenanti: dopo aver sconfitto meritatamente (sia pure in amichevole) i campioni d’Europa, vengono battuti da una squadra che punta alla salvezza. Pessimo modo per inaugurare l’avventura rossonera di Alessio Cerci.

Voto 2 a Mario Gómez: l’ex Bayern è sempre meno incisivo, e anche la fiducia di Montella sembra vicina a esaurirsi. Nella sconfitta contro il Parma (che vanta la difesa peggiore della Serie A), pesano i suoi errori: si divora un goal fatto e poi sbaglia dal dischetto. Non aiuta lo strappo tra Neto e la società. C’è aria di crisi.

Voto 3 alla Sampdoria: sembrano finiti i fasti di inizio stagione. L’assenza di Gabbiadini comincia già a incidere e, in attesa di un sostituito, i blucerchiati scricchiolano, capitolando contro una Lazio smaniosa di ribadire la propria supremazia. Il terzo posto è tornato ad essere solo un sogno.

Voto 4 al Cesena, umiliato in casa con un assordante 4-1 inflitto dai partenopei. Sempre più ultimo in Serie A.

Voto 5 a Zola: cambia la panchina, non i risultati. Il neotecnico sembra incapace di sopperire alle profonde lacune dei rossoblù. Pessimo esordio per lui: il Palermo ha subissato il Cagliari, con un sonoro 5-0. Lo sconforto sembra aver già preso il sopravvento. E a Zeman ora potrebbe anche scappare un sorriso.

Voto 6 a Juventus: primo tempo impeccabile, come di consueto. Cattiveria e precisione, con l’1-0 conquistato in meno di 10′. Nel secondo tempo, i biancoreri pagano la presunzione: basta un errore di Pogba, dopo una prestazione spettacolare ma poco concreta, e la vittoria sfuma. Nel finale dominano confusione e nervosismo: non atteggiamenti da grande squadra. E ora la Roma incombe. 6 anche a Genoa e Torino, fermati rispettivamente da Atalanta e Chievo: due pareggi che non servono a nessuno.

Voto 7 all’Inter di Mancini, capace di rientrare in gara dopo un primo tempo dominato dallo strapotere juventino. Bastano due cambi oculati e una sola palla goal per agguantare il pareggio. Senza l’egoismo da centravanti puro di Icardi, forse ci sarebbe stato perfino un ribaltone. La qualità è ancora carente, ma sotto la guida del Mancio sembra essere cambiata la mentalità. Un primo passo verso la rinascita. Voto 7 anche a Guarín, che, a dispetto delle continue critiche, ha disputato un’ottima partita, come calciatore e come compagno: fondamentale il suo apporto nel raffreddare i (comprensibili) bollori di Osvaldo.

Voto 8 all’indemoniato Felipe Anderson: il brasiliano trascina la Lazio e infiamma l’Olimpico, confezionando una rete e due assist. I biancocesti salgono a quota 30 punti in Serie A, al terzo posto col Napoli.

Voto 9 al Napoli: gli azzurri hanno reso omaggio al compianto Pino Daniele rifilando 4 goal al Cesena. Protagonisti assoluti gli attaccanti, ancora esaltati dalla vittoria di Doha: Higuaín è sempre un uragano, ma perfino Callejón e Hamsik sono tornati al goal. La Juve può tremare.

Voto 10 al Palermo, straripante contro il Cagliari: ben 5 i goal inflitti, il primo dopo appena 4′. Da segnalare la doppietta di Dybala. Può aver influito la superiorità numerica, ma non cambia la sostanza: i rosanero ancora una volta han dimostrato di meritare la permanenza in Serie A.

Di Edoardo Schiesari.

Tags:calcio,Dybala,Felipe Anderson,fiorentina,inter,juventus,milan,napoli,pagellone,palermo,roma,Serie A,Zola

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